10 – 21 marzo
Galleria La Bacheca
Paolo Ollano Carlo Crasto Fabrizio Sanna
“TRE”
Echeggiano fra gli spazi della galleria forti tensioni emotive.
Le “Lacerazioni” di Ollano ci accolgono lucidamente rabbiose, collage di immagini sulle umane contraddizioni squarciate dall’impeto rabbioso di chi non ci sta.
La sofferta sensibilità con cui Ollano riflette sull’animo umano emerge dalla cura messa nell’assemblare i frammenti di storia, in un movimento curvilineo che segue il confuso flusso dei pensieri, a cui cerca di porre ordine la razionale geometria del supporto. Precaria armonia che la rabbia lacerante squarcia con un fendente, annullando la pacata comprensione delle “diverse direzioni comportamentali dell’essere”.
I “Cieli” lirici di Crasto si pongono come una pausa distensiva, riportandoci dall’universale al particolare.
Alla forza espressiva dei colori, ora sfuggenti ora chiaramente evocativi, affida l’espressione di un’attenta introspezione, fondamentalmente serena, idilliaca, giocata su tonalita fredde in contrasto con cieli caldi e assolati che fanno emergere inquieti stati d’animo.
Il giovanissimo anti-pittore Fabrizio Sanna trattiene a stento nel perimetro della tela la sua rabbia. Schegge di quotidianità – pellicole fotografiche, cartucce, giocatoli e quant’altro – violentemente sbattute sulla tela, ingentilite dallo spiccato senso compositivo di Sanna, che riesce a dare dignità artistica ad una società contestata. Davanti ai nostri occhi sfilano gigantografie di una realtà trasfigurata, negata forse, ma comunque risentita.
(visitata il 14 marzo)
Roberto Sanna