2005
XXIII FESTIVAL INTERNAZIONALE JAZZ IN SARDEGNA
presenta
Franca Masu
in
“FADO PROFUNDO” Omaggio ad Amàlia Rodrigues
con
Marco Poeta – chitarra portoghese
Jorge Fernando – viola
Emiliano Di Nolfo – voce narrante
Il fado, il canto più antico del cuore di Lisboa, approda a Cagliari. Musica magica, erede dell’anima, voce della nostalgia e del dolore, della tristezza e dell’allegria portoghese. Dalla antica Lusitania all’isola dei nuraghi il secondo appuntamento del XXIII Festival Internazionale Jazz in Sardegna porterà venerdì 18 novembre alle 21,00 sul palcoscenico del Piccolo Auditorium di P.zza Dettori, il “Fado profundo”, il canto genuino dell’anima e della cultura popolare portoghese interpretato da una delle voci femminili più conosciute della tradizione catalana, Franca Masu (ingresso 10 €). Un tributo speciale alla grande regina fadista Amàlia Rodrigues in uno straordinario concerto, anteprima per l’artista di Alghero di una imminente prestigiosa tournèe italiana, che grazie anche alla presenza di eccezionali musicisti dalla grande espressività, sarà un vero e proprio evento. Infatti ad accompagnare la sofisticata voce di Franca Masu, considerata ormai una stella nel circuito internazionale della world music, ci sarà il grande maestro Jorge Fernando, per anni chitarrista della indimenticata voce passionale di Amàlia, nonché punto di raccordo fra il vecchio e il nuovo fado. Musicista, compositore, cantante, produttore che ha lanciato fra le altre anche Mariza, Ana Moura e la Santos, è tuttora attivissimo sulle scene musicali portoghesi e internazionali con vari progetti, come quello che ha portato Lucio Dalla a cantare fado a Lisbona. Con lui sul palco il recanatese Marco Poeta, primo e unico musicista italiano a suonare la guitarra portuguesa (strumento costruito esclusivamente in Portogallo), e ad aver “osato” nella terra natia, Lisbona, l’interpretazione del Fado Portoghese con grande amore e massimo rispetto della tradizione, oltre ad aver creato una Accademia do Fado. Poeta è motore del progetto con Lucio Dalla, per il quale ha arrangiato “a fado” molti suoi brani, con cui è ultimamente impegnato in una serie di fortunati concerti insieme a Jorge Fernando. Assieme a loro sul palco anche l’attore algherese Emiliano Di Nolfo, che completerà con la sua voce narrante questo “percorso d’amore” attraverso le originali letture da lui interpretate dei più bei versi firmati dai grandi autori portoghesi quali Pessoa, Josè Regio, David Murao-Ferreira, personificazioni dello spirito e del fascino senza tempo della musica più nobile della cultura popolare di Lisbona, che l’hanno resa celebre in tutto il mondo, tra storie che parlano di amore, sconfitta e morte, di sofferenze, inganni, tradimenti e amori perduti.
Una profonda saudade che si rivela con un avvincente ensamble passando dal cuore dell’artista algherese attraverso l’interpretazione in chiave “fadista” dei grandi classici del repertorio della Rodrigues e della tradizione popolare. Brani struggenti come le intramontabili melodie di Coimbra e Lisbona, un canto introverso che viaggia sulla stessa lunghezza d’onda del blues e scivola su melodie intrise di nostalgia, sospesa fra tradizione sarda e sonorità mediterranee. Un viaggio verso le diverse anime del fado con l’emozionante voce femminile della cantante sarda, da sempre legata al sentimento della “malinconia” e che meglio rappresenta le caratteristiche del lamento nostalgico e dell’allegria mediterranea. Tudo isto é fado, tutto questo è fado. Un modo di vivere, l’espressione più autentica dello spirito portoghese che manifesta costantemente un senso di tristezza inspiegabile, un languore, una mancanza, per le cose future, per le cose che ancora non sono, che non si conoscono. Non solo musica quindi, ma soprattutto un omaggio alla celebre Amàlia Rodrigues, l’interprete più leggendaria del fado portoghese, che scomparsa sei anni fa all’età di settantanove anni è ancora un mito, voce-simbolo di quell’universo triste e appassionato, dove fatalismo (fado, dal latino fatum=fato), malinconia, nostalgia, stanchezza dell’anima, si mescolano tra note arabe, africane e lusitane, dando vita ad una melodia che incarna e canta lo spirito e le ferite di un popolo che vive in un lembo estremo dell’occidente, affacciato sugli orizzonti infiniti dell’oceano.
Per informazioni /o prenotazioni rivolgersi al CALL CENTER di V. Sulis n° 41- CAGLIARI – tel. 070/ 684275 (dal lunedì al venerdì 9.30/13.30 – 16.30/20.00; il sabato dalle 9.30 alle 13.30), oppure al Box Office di V.le Regina Margherita 43 Cagliari – 070/657428. I possessori della carta giovani potranno usufruire di uno sconto di 5 € sul prezzo del biglietto intero.
FRANCA MASU – Biografia
Cantante di grande talento, nasce ad Alghero ed approda al jazz quasi per caso, ricevendo già dai primi concerti il consenso della critica e del grande clarinettista Tony Scott, quale nuova rivelazione tra le migliori voci italiane.
Totalmente autodidatta ispirata dai vecchi dischi di Billie Holiday, Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan, ha collaborato con numerosi musicisti dell’area jazzistica sarda e spesso con l’Orchestra Jazz della Sardegna. Abile e fantasiosa improvvisatrice di “suoni della voce” è dotata soprattutto di profonda sensibilità interpretativa, utilizza lo strumento vocale come mezzo espressivo di grande duttilità, in grado di superare spesso i confini del territorio più puramente jazzistico per lasciarsi influenzare dalle sonorità mediterranee. Oggi infatti rivela le sue originali e suggestive interpretazioni utilizzando il catalano di Alghero. A partire dal 1997 si interessa con grande passione alle sue radici musicali ed ai suoni del Mediterraneo, sonorità molto vicine alla sua sensibilità, nelle quali trova un mezzo nuovo per esprimersi attraverso una lingua con la quale ha sempre convissuto: l’antico catalano che da secoli sopravvive ad Alghero. Nel 2001 El meu viatge, primo disco cantato in catalano, prodotto da Mark Harris, viene segnalato dalla SGAE e da Radio4 di Barcellona con una menzione speciale come miglior opera prima nel “Premi disc català de l’any 2001”.
Con Alguimìa (vento della speranza), suo secondo disco in catalano, la cantante algherese si afferma a livello internazionale. Un disco dedicato alla grande tradizione musicale della sua città, ricco di sonorità mediterranee, di sfumature jazz, ma soprattutto un opera che finalmente mette in luce il suo grande talento di cantante. Nell’Alguímia convivono i ritmi propri della Catalogna, di Alghero, dell’Italia, ma anche del Fado portoghese. In questa musica confluiscono le inquietudini, i sogni, gli slanci, le malinconie, i desideri più segreti di una artista che, dalla sua isola di Sardegna, offre il suo canto di vita, d’amore, di costa, di morte al grande mare che la seduce in un appassionante “viaggio” senza spazio e senza frontiere. L’uso dell’antico idioma catalano ha favorito il successo della Masu nel panorama mondiale della musica etnica. Le canzoni si avvalgono di testi di diversi poeti dell’area catalana e rimandano in musica al fado, al tango, alle moresche e ai sapori di quel mare che abbraccia diverse culture. Gli arrangiamenti musicali sono firmati da Mauro Palmas, uno dei più attivi musicisti sardi nonché profondo conoscitore delle tradizioni isolane, già ospite degli Itinerari folk con Elena Ledda e Riccardo tesi. Nelle esibizioni dal vivo che si caratterizzano per una grande raffinatezza Franca Masu si avvale di musicisti molto qualificati come Paolo Alfonsi (chitarre), Fausto Beccalossi (fisarmonica), Salvatore Maiore (contrabbasso) e Pepito Ros (sax), noto ai trentini come docente presso il Conservatorio comporti. La critica catalana l’ha definita una vera rivelazione “per la capacità di incantare con la sua forte personalità, la sua voce cristallina e al tempo stesso profonda%u2026” “ci ha lasciato a bocca aperta in molte fasi del suo grande concerto%u2026” (La Vanguardia). “Franca Masu ci ha sorpreso con le canzoni del suo disco El meu viatge%u2026 accompagnata da un trio dalla tensione scenica potentissima (El punt de Girona).
La sua espressività artistica, legata al suo sentire la vita e la musica in modo così profondo e passionale ha portato l’artista sarda ad abbracciare con naturalezza le altre musiche che convivevano in lei: il jazz, il tango e il fado. Franca Masu è infatti voce in affermati e prestigiosi progetti, come il Nuevo Tango di Oscar Del Barba, lo spettacolo “Maria di Lisbona” di Gian Mesturino e Robert North, e “Abba’s Abba” di Gavino Murgia.
MARCO POETA
Musicista virtuoso è l’unico maestro italiano di chitarra portoghese, strumento costruito esclusivamente in Portogallo per l’esecuzione del canto popolare. Allievo di Baden Pawell, è rimasto folgorato dal Fado sulla via di Lisbona dove in seguito ha studiato la “guitarra portuguesa” con il grande Antonio Chainho. Da allora si dedica esclusivamente al Fado, la cui passione lo ha portato ad osare ad interpretare questo genere musicale con grande amore e massimo rispetto della tradizione, di fronte alla proverbiale attenzione che i portoghesi prestano al fado specialmente quando esso giunge da oltre il confine.
“Fadista d’oltralpe” sta rivivendo la fortunata avventura portoghese anche in Italia, con un trio musicale d’eccezione e con ospiti straordinari ( Beppe Servillo, Francesco di Giacomo, Eugenio Finardi e la grande Argentina Santos, l’ultima grande leggenda vivente del Fado portoghese), ma soprattutto con Lucio Dalla, per il quale ha arrangiato “a fado” molti suoi brani, con cui è ultimamente impegnato in una serie di fortunati concerti insieme anche a Jorge Fernando.
JORGE FERNANDO
Poliedrico personaggio di grande rilievo sulla scena del nuovo Fado. Affermato cantante, musicista e raffinatissimo compositore portoghese, è stato per anni il chitarrista di Amàlia Rodrigues. Da sempre appassionato del canto tradizionale portoghese è anche produttore discografico delle nuove stelle del fado internazionali come Mariza e Ana Moura e della grande Argentina Santos. Scopritore di talenti, autore, produttore e poeta ha contribuito a creare il legame necessario tra vecchio e nuovo Fado.