Home E Associazione Culturale ShannaraSardegna e Cuba incontro tra due isole – Tra religione e misteroPau (Or), 27-28-29 Settembre 2002


Associazione Culturale Shannara
Sardegna e Cuba incontro tra due isole – Tra religione e mistero
Pau (Or), 27-28-29 Settembre 2002

Sardegna e Cuba, così lontane, eppure così vicine. Un ponte ideale le collega poggiando i suoi pilastri sulle affinità storiche, ambientali e culturali delle due isole.

Su quel ponte passano scambi e iniziative all’insegna del confronto, della collaborazione, dell’amicizia, che trovano nella musica il veicolo più efficace.
Come le tre giornate che l’associazione culturale Shannara ha organizzato per questo fine settimana a Pau, in collaborazione con l’Amministrazione comunale del paese nell’alta Marmilla (in provincia di Oristano) ed il contributo dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione.

Nella splendida cornice del parco geominerario del Monte Arci, uno dei posti più suggestivi e antichi dell’isola dei nuraghi, che fin dalla preistoria ha legato la propria identità ai giacimenti di ossidiana, da venerdì 27 a domenica 29 settembre si saggeranno analogie e differenze fra gli aspetti religiosi e pagani della musica tradizionale in Sardegna e nella regione di Guantanamo, uno dei lati meno conosciuti e turisticizzati dell'”Isla Grande”.

Il progetto di questo incontro tra religione e mistero nasce da un’idea di Roberto Intina, un medico che nel 1996, insieme ad un gruppo di colleghi, decide di aiutare, attraverso l’associazione “Baracoa”, la provincia più povera di Cuba con donazioni di medicinali e di danaro agli ospedali di Guantanamo e di Baracoa (la prima città fondata a Cuba e la sua prima capitale, nel Cinquecento).

In quell’occasione, il dottore cagliaritano ebbe modo di conoscere un gruppo di professori e studenti dell’Università di Pedagogia di Guantanamo che, riuniti (fin dal 1975) sotto il nome di Conjunto Folklorico Jaguey, erano impegnati a tenere vive ed investigare le musiche e le danze più autentiche delle tradizioni franco-haitiana, afro-cubana e anglo-caraibica.

Attualmente è diretto da Ernesto Savon Ciril, attivo nella ricerca degli aspetti più misteriosi delle pratiche religiose che si sono sviluppate attraverso la mescolanza delle diverse culture nella regione di Guantanamo, dove sono ancora vivi riti ancestrali come il sacrificio di animali o la caduta in trance di chi pratica il voodoo.

Con il suo ragguardevole bagaglio di riconoscimenti raccolti in patria (come la premiazione del 1987 per meriti nel campo della cultura cubana, quella del 1994 per la valorizzazione delle tradizioni culturali cubane, e quella del 1998 nell’ambito dell’Expo Nazionale), e all’estero (medaglie d’onore in Belgio a Mekelen, a Portugalete in Spagna, in Francia ad Avignone e a Calais, oltre alla partecipazione al Festival Internazionale della Cultura sui temi religiosi a Cracovia, Capitale Europea della Cultura nel 2000), il gruppo che trae il nome da un albero tipico della regione di Guantanamo (e che secondo le credenze popolari sarebbe dotato di proprietà magiche e religiose), approda ora in Sardegna per tenere banco nella tre giorni in programma a Pau, non solo eseguendo il suo vasto repertorio di danze e musiche, ma anche addentrandosi nel più vasto retroterra culturale della sua terra, attraverso una serie di contributi del direttore artistico di Jaguey, il professor Ronulfo Thompson Martinez.

Ricco e variegato il carnet degli appuntamenti. Si comincia domani pomeriggio (venerdì 27 settembre), alle 17,30, nella struttura turistica di “Sennisceddu”. Dopo che il sindaco di Pau, Gianfranco Marras, avrà fatto gli onori di casa, spetterà a Dante Olianas, ricercatore e responsabile di “S’Iscandula”, attivissimo nella ricerca e nella divulgazione della musica tradizionale sarda, il compito di illustrare gli aspetti dell’etnofonia isolana legati alla religiosità. Il successivo intervento di Ronulfo Thompson Martinez fungerà da prologo al primo saggio del Conjunto Folklorico Jaguey, cui seguirà una visita guidata nella struttura del campeggio montano “Sennisceddu”.

La mattina di sabato si concentra al Comune di Pau, dove dalle 10 è in programma una visita al Museo artistico dell’ossidiana, mentre la serata avrà il suo epicentro nella piazza San Giorgio. Qui, alle 19.30, la tradizione sarda dei canti polivocali di contenuto religioso troverà una delle sue più autentiche e migliori espressioni nel Cuncordu %u2018e su Rosariu di Santu Lussurgiu, contraltare ideale per il successivo spettacolo del gruppo Jaguey (alle ore 22).

Domenica 29, sarà ancora “Sennisceddu” ad ospitare gli appuntamenti in scaletta per la terza ed ultima giornata. A partire dalle 10,30 si potrà visitare la struttura del campeggio montano che ha recentemente riaperto i battenti, e predisporsi a gustare i piatti tipici della cucina cubana che costituiranno il menù del pranzo in programma alle 13. Poi, alle 16.30, ancora ritmi e colori della tradizione franco-haitiana e afro-cubana con l’esibizione conclusiva del Conjunto Folklorico Jaguey.

Ma non sarà questa l’ultima occasione per ammirare il gruppo in arrivo da Guantanamo. Altri impegni lo attendono infatti in Sardegna nei giorni e nelle settimane successive: Sarroch, Quartu, Iglesias, Oristano e Uta sono alcune delle prossime tappe attraverso cui si svilupperà il tour allestito dall’associazione culturale Shannara.

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