AUTUNNO DANZA
Cagliari, Piccolo Auditorium P.za Dettori
23 novembre 2001 ore 21.00
FANTASMI DI BRONZO.
Lo spettacolo si propone come un esperimento che vuole aggregare immagini e suoni, videoarte e coreografie, in un insieme visivo e sonoro dentro l’immaginario nuragico: l’antico barbarico sardo precedente ai conquistatori d’oltremare ed i moderni linguaggi dell’arte contemporanea.
La realizzazione dello spettacolo nata da un’idea di Giorgio Pellegrini e da un attento ed appassionato percorso creativo promosso dal regista e coreografo Tore Muroni, il videoartista Francesco Casu e il compositore Ettore Carta, non avrebbe avuto seguito senza il supporto del Comune di Orune che ne ha promosso la realizzazione.
Di gran pregio i costumi di scena, anch’essi opera di una orunese, Nietta Condemi, .
Uno spettacolo complesso dove immagini, suoni, videoarte e coreografia, tradizione e invenzione, si incrociano per oltre un’ora, in un insieme visivo e sonoro, a evocare la pietra e il metallo di un mondo nuragico, per imporsi al grande pubblico non in un semplice ambito espositivo, passivo e museale, ma in senso più attivo e coinvolgente.
Uno spettacolo incalzante, dove l’antico barbarico sardo parla con l’accento moderno delle lingue del nuovo secolo.
Motivo ispiratore dell’azione è una sintesi scenica ispirata ad alcuni elementi iconografici tratti dalla bronzistica nuragica: intorno ad essi ruota un apporto narrativo di forte valenza simbolica, allusivo alle vicende dell’isola appena precedenti l’arrivo dei primi conquistatori: Cartagine e Roma.
Si presenta insomma un quadro fantastico ma anche metaforico capace di riproporre in termini estetici e spettacolari problematiche centrali della vita e della storia della Sardegna: lo spessore e il peso delle tradizioni, la questione della “resistenzialità”, l’ideale autonomistico.
- Regia e coreografia di Tore Muroni
- Danzatori Francesca Massa, Franco Gaudiano, Mara Sabatini, Rossana Luisetti, Manuela Piga, Roberto De Azevedo
- Musiche di Ettore Carta
- Coro polifonico diretto da Stefania Pineider
- Videoscenografia di Francesco Casu
- Testi di Paolo Galassi e Pina Ghisu
- Costumi di Mietta Condemi
- Armi di Giorgio Puddu
- Produzione Spaziodanza, Codex Multimedia, Comune di Orune