CHIESA DI S. BARTOLOMEO
- cosa: Chiesa di San Bartolomeo
- età: metà del 1600
- motivi per una visita: la copertura lignea, quello che rimane dei retabli
- dove: p.zza San Bartolomeo
- a chi rivolgersi: Padre Antonio Sconamila
Descrizione e storia
- L’edificio, sorto a metà del 1600, era a navata unica con copertura lignea poggiante su archi a diaframma a sesto acuto.
- Al XVIII secolo risale l’inserimento nella facciata di gusto tardogotico di un portale in stile barocchetto piemontese, che riutilizzava l’originario arco di scarico.
- Nel 1678, col lascito della nobile trapanese Rosalia Genovès, fu aperta una cappella sul fianco sinistro, a pianta ottagonale sormontata da cupola, nella cui balaustra marmorea furono riportati i blasoni della famiglia.
I retabli
- Il retablo in legno dorato (fine XVII – inizi XVIII secolo), che occupa il fondale della cappella, è opera di intagliatore locale e ospita il simulacro ligneo della Madonna di Trapani, copia seicentesca del modello marmoreo del 1300 conservato nel santuario siciliano.
- Del grandioso retablo dell’altare maggiore rimane la pala raffigurante il Martirio di S. Bartolomeo (Giovanni Mazzini, romano, 1650), il riquadro sommatale col Padre Eterno, e i due semitimpani (Predicazione di S. Giovanni Battista e Miracolo della donna cananea).
Dello smembramento del retablo avvenuto nel 1950, sono rimaste solo due colonne tortike e due angeli-acroteri.
- Pregevole il paliotto dell’altare maggiore in marmi policromi intarsiati, eseguito nel 1767 dalla bottega degli Spazi, commissione del Gremio dei Beccai (macellai), postii sotto la protezione di S. Bartolomeo.
La zona di San Bartolomeo
La chiesa sorge nell’omonima piazza, ai piedi del colle di Sant’Elia, nel borgo che, come documenta Giovanni Spano (1861), fu sede nel corso dell’Ottocento del Bagno Penale, la prima colonia penitenziale dell’Isola.
I galeotti venivano utilizzati soprattutto per l’estrazione del sale. Nel XVIII sorsero due chiese: quelle dedicata alla Vergine di Lluc (1679) è ora scomparsa e rimane a sua memoria solo il toponimo; l’altra fu intitolata a San Bartolomeo, santo venerato a Barcellona, la cui devozione fu appunto incoraggiata dagli spagnoli.