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GROTTE: PRECAUZIONI E INCIDENTI

La cautela non è mai troppa
Purtroppo una distrazione o una mediocre preparazione speleologica possono essere causa di gravi incidenti che certe volte – raramente – possono essere mortali.

Precauzioni:

  • fatevi sempre accompagnare da uno speleologo esperto
  • bisogna lasciar detto dove andiamo; località, nome della grotta, i partecipanti e l’orario di partenza.
  • prendere visione della situazione metereologica ed evitare di andare a visitare una cavità dove al suo interno ci scorra un fiume con una grossa portata d’acqua.
  • portarsi dietro sempre almeno un capo pulito e che rimanga sempre asciutto, acqua, del cibo ed almeno un telo termico, tutto da utilizzare in caso di incidenti per un primo aiuto.

    In caso di incidente

  • se il ferito si trova in una posizione pericolosa, ad esempio, sotto una cascata o ai piedi di un pozzo ed esiste il pericolo che dei sassi vengano giù, allora va spostato, ma spostato tutto insieme cioè non fare eseguire al ferito nessun piegamento degli arti.
  • fatto questo, bisogna muoversi per poter finalmente allertare il Soccorso Alpino e Speleologico che in Sardegna è affidato all’8° Gruppo.
  • come dare l’allarme:
    effettuare il numero 118 dichiarando esplicitamente che si tratta di un incidente in grotta.
    Dovete essere pronti a dare le seguenti indicazioni:
    chi siete, dove vi trovate, qual è il numero da dove chiamate, il nome della grotta e dove si trova (località), in quali condizioni è il ferito (svenuto, frattura ecc.), quanto dista dall’ingresso il ferito.
    Dopodiché dovrete seguire le indicazioni che vi verrano rivolte e stare in attesa presso il telefono che avete utilizzato per dare l’allarme.
    Al più presto arriveranno le squadre di soccorso.  

    Il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (http://www.cnsas.it ) è una sezione particolare del Club Alpino Italiano (http://www.cai.it ) il quale si occupa di “provvedere all’organizzazione di idonee iniziative tecniche per la vigilanza e la prevenzione degli infortuni nell’esercizio delle attività  alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, per il soccorso degli infortunati o dei pericolanti e per il recupero dei caduti”.