di Manuela Cuccuru
Nel nord della Sardegna, sul Golfo dell’Asinara, il centro più importante dell’Anglona.
La bellezza delle sue coste, la storia di un antico borgo medievale.
La rocca, il Castello dei Doria oggi Museo dell’Intreccio Mediterraneo.
La Cattedrale e le strette viuzze.
Nei dintorni il nuraghe Paddaggiu e la singolare roccia dell’elefante.
I rinomati cestini di fibre vegetali, l’ottima cucina.
provincia: Sassari
subregione: Anglona
abitanti: 5463
estensione: 52,79 kmq
altitudine: 114 m s.l.m.
posizione geografica: su un rilievo roccioso che si affaccia sul Golfo dell’Asinara, a 32 km a nord-ovest da Sassari.
da vedere:
|rocca e castello dei Doria | museo dell’Intreccio Mediterraneo | nuraghe Sa Eni | roccia dell’Elefante
cosa comprare:
- cestini di palma nana
>Cestineria “Coop. Cestinaie”, via Sant’Antonio
feste:
- Lunissanti: il lunedì prima di Pasqua
dalla chiesa di Santa Maria il lunedì santo inizia la più caratteristica processione pasquale della Sardegna.
Fu introdotta nell’XI sec. dai monaci benedettini.
Di sera i fedeli sfilano alla luce delle sole tremolanti fiaccole. - Festa della Madonna degli Angeli: 2 agosto
organizzata dai muratori - Festa di Sant’Isidoro: ultimi giorni d’Agosto
organizzata dai contadini.
ambiente urbano
dopo una strada costiera, piena di curve, che offre splendidi panorami sul mare e su tratti della scogliera il paese si presenta agli occhi del visitatore con uno stupendo colpo d’occhio: un borgo dalle vie strette sulla sommità di un colle proteso verso il mare.
In primo piano,per chi arriva dall’entroterra, il porto Frigianu e l’antica torre omonima, in alto la rocca con la bella cattedrale, in basso, sparso, il borgo moderno del XIX, XX secolo, che ha conosciuto una forte espansione dal 1970.
Solo dal mare è visibile il borgo medievale, sul versante nord del promontorio.
La suggestiva visita alla rocca si svolge a piedi, tra le stradine strette, le scalinate, i sottopassaggi e i muri delle vecchie case che lasciano intravedere il mare.
Da visitare i resti del Castello dei Doria, restaurato, e ora sede del Museo dell’Intreccio Mediterraneo, interessante esposizione dell’artigianato ottenuto dall’intreccio delle fibre vegetali proveniente dalla Sardegna, dal resto d’Italia, e da altre località del Mediterraneo.
Camminando tra i vicoli, s’incontra la Cattedrale di S.Antonio Abate del XVII secolo, che conserva l’alto campanile con cupola maiolicata, e soprattutto, nell’altare maggiore,la magnifica Madonna con Bambino ed Angeli del noto Maestro di Castelsardo.
Sotto ilcastello si trova la chiesa di Santa Maria, di epoca medioevale: al suo interno sono custoditi un’antica statua di S. Francesco e il Crocifisso del Cristo Nero, considerato il più antico dell’isola.
Una visita d’interesse archeologico comprende il bel nuraghe Paddaggiu (nuraghe Sa Eni),ottimamente conservato: lo troviamo dopo pochi chilometri, lungo la strada per Valledoria.
territorio
la regione dell’Anglona, ricca di affascinanti coste (per Castelsardo nella frazione Lu Bagnu, l’omonima spiaggia), è caratterizzata da rilievi vulcanici, con zone di roccia calcarea più chiara.
A poca distanza da Castelsardo, si incontra la famosa roccia dell’Elefante, un masso trachitico rossastro di grandi dimensioni, che a causa (dovremmo dire “grazie a “!!!) dell’erosione degli agenti atmosferici, ha assunto una curiosa forma simile a un elefante appunto.
La roccia non è stata lavorata solo dal vento, dato che alla base del suo lato destro si aprono alcune domus de janas le grotte artificiali scavate dai sardi del neolitico (6000 a.C. – 3000 a.C.). All’interno, una cella conserva il simbolo delle corna taurine scolpito.
A 20 km da Castelsardo, le acque ipertermali (temperatura superiore a 40 °C), salso-bromo-iodiche vengono utilizzate per bagni e fanghi nella cura di artrosi e nevralgie presso le terme di Casteldoria.
storia
la storia di Castelsardo si può ricostruire seguendo il mutare del suo nome:
fu fondata dai Doria, una famiglia genovese, nel XII secolo (Castel Genovese), passò alla dipendenza dei re d’Aragona nel 1448 (Castel Aragonese), per poi diventare dominio dei Savoia nel 1769 (Castel Sardo).
l’uomo
Castelsardo è il centro più antico e più attivo dell’Anglona, infatti è anche il più importante centro vendita dei prodotti dell’artigianato locale.
E’ rinomata per la produzione di cestini ottenuti con la lavorazione ad intreccio di fibre vegetali (palma nana).
informazioni turistiche:
>Museo dell’Intreccio Mediterraneo:
luglio e agosto 9-13, 14-24, negli altri periodi, orari diversi informazioni: Cooperativa Il Cigno, tel. 079/471380
arrivare
Castelsardo è raggiungibile da Sassari percorrendo la SS 200, dall’entroterra dell’Anglona con la SS 134 e da S.Teresa di Gallura con una bellissima strada panoramica costiera. Un attrezzato porticciolo permette un agevole approdo via mare.
dove dormire:
>Riviera, Lungomare Anglona, 1, tel.079470143
>Castello, Lungomare Anglona, 15, tel.079470062
>Hotel Villaggio Pedraladda, v. Zirulia, 50, tel.079470383
>Hotel Costa Doria, Corso Italia, 73, tel.079474043
>La Rosa dei Venti, Corso Italia, 47, tel.079474255
>Ampurias, v.Imperia, 1, tel.079474008
ristoranti:
>Il Cormorano, v.Colombo, 5, tel.079470628
>La Guardiola, P.zza del Bastione, tel.079470755
>La Marina, v.Roma, 108, tel.079470137
>Sa Ferula, Loc Lu Bagnu, tel.079474049
>Bore S’Istaffa, c.Italia, 7/C, tel.079474043