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sp consiglia
- cosa: S. Pietro di Sorres, irrinunciabile tappa per gli amanti del romanico-pisano.
- provincia: Sassari
- subregione: Meilogu
- comune: Borutta
- località: altopiano vulcanico
descrizione:
Prove documentarie testimoniano l’intensa attività della diocesi di Sorres fin tutto il XII sec., e proprio da queste notizie ricaviamo la conferma, all’analisi stillistica, di diverse fasi costruttive della chiesa di S. Pietro. L’edificio, impiantato su una struttura della seconda metà dell’ XI sec. assume l’aspetto attuale fra il 1170 e il 1190 con l’inconfondibile cifra pisana della vivace bicromia, delle paraste (pilastro parzialmente incassato nel muro) angolari e della scansione in tre ordini della facciata.
Arcate cieche su paraste e lesene (semi pilastro con funzionedecorativa) ne spartiscono in cinque specchi la fascia inferiore, in cui si apre il portale architravato con l’arco bicromo che completa la vivace decorazione degli intagli a rombi e a “rosa pisana” degli specchi laterali. Nella fascia soprastante, con la curiosa bifora orientaleggiante, il numero delle arcate si fa di sette, ampliando così l’affetto pittorico degli intagli murari a rombi e “rose”.
Conclude la facciata il frontone, anch’esso archeggiato, a fasce orizzontali bianche e nere che corrono lungo le pareti laterali fino alla zona absidale.
Qui ciò che colpisce è l’aspetto candido delle pareti nude delle navatelle e dell’abside, come incanta la nitidezza degli archetti e dei motivi geometrici in trachite scura.
Materiale che ritorna all’interno, con tre navate, nelle volte a crociera quasi a creare un vuoto per slanciare in maniera ormai gotica i pilastri cruciformi “zebrati”, seguendo forse il suggerimento del vescovo, monaco cistercense, Goffredo, al quale appartiene il sarcofago qui conservato.
di Roberto Sanna
foto gentilmente concesse da
Maurizio Faedda di Romanico sardo
web editing SP