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La collezione Ingrao
In un edificio settecentesco dall’ariosa facciata neoclassica, realizzata ai primi dell’Ottocento, in spazi appositamente ristrutturati ha sede la collezione donata al comune di Cagliari, nel luglio del 1999, dagli eredi del generoso collezionista romano Francesco Paolo Ingrao.

Si tratta di un corpus di ca. 250 opere, tra pitture e sculture, dislocate in 15 sale tra il piano terra e il primo piano della Galleria, che testimoniano dei movimenti artistici sviluppatisi fra la metà dell’Ottocento, i primi anni del Novecento e dal secondo dopoguerra fino agli anni ottanta. Altre 250 opere in tre sale del piano terra costituiscono le “stanze del collezionista”, una sorta di deposito visitabile che contribuisce a dare un’idea completa del gusto del collezionista.

I nomi che compongono la raccolta sono dei più prestigiosi. Si va dal del bresciano Angelo Inganni, che apre il percorso espositivo con uno splendido Ritratto di Signora, alle atmosfere evanescenti dello scultore piemontese Leonardo Bistolfi. I futuristi Balla, Depero, Severini e Umberto Boccioni, presente con ben 31 opere che illustrano l’intera evoluzione artistica del maestro.
Mario Sironi, Ardengo Soffici, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi e Ottone Rosai rappresentano il ritorno all’ordine novecentesco dopo la temperie avanguardista. Completano i quadro Felice Casorati, Mario Mafai e le accensioni espressioniste di Mino Maccari.