Prov.: NU
Com.: Ulassai
Grotta di Su Marmuri:
La grotta de su Marmuri (marmo, in sardo) si trova nel territorio di Ulassai (NU), in Ogliastra, zona fra le più belle e selvaggie della Sardegna. Per raggiungerla passate dalla SS125, dopo Jerzu troverete le indicazioni per Ulassai, attraversato il paese seguite le indicazioni ben visibili. Servizi: Parcheggio, ristorante/bar. Dormire: Residence Mare Azzuro Approndimenti : Speciale Grotta Su Marmuri
Prov.: NU
Com.: Dorgali
Grotta di Ispinigoli:
partendo da Dorgali (NU), in direzione Orosei (NU) (S.S. 125), al km 209,400 si gira a destra per la gotta di Ispinigoli, un bellissimo ambiente carsico formatosi in milioni di anni all’interno del monte s’Ospile. Una scala permette di scendere fino al fondo della voragine, dove si erge una enorme colonna (stalattite-stalagmite) di38 m. la grotta, con il suo sviluppo di 10 km, è una delle più grandi d’Italia. In base ai numerosi ritrovamenti effettuati nella cavità sembra che la grotta venisse utilizzata, in epoca punica per compiere sacrifici umani: alla base della grande colonna si apre, infatti, una voragine (detta abisso delle Vergini) dove venivano fatte cadere le vittime.
Prov.: SS
Com.: Alghero
Grotta di Nettuno:
raggiungibile in barca, da Alghero (SS), o passando dalla suggestiva Escala del Cabirol (656 gradini), che le collega al piazzale del promontorio di Capo Caccia (S.S. 127-bis), la Grotta di Nettuno è visitata ogni anno da migliaia di turisti, affascinati dal lago salato che la attraversa, dalle imponenti colonne, formate dall’unione di stalattiti e stalagmiti, e dalle splendide concrezioni, frutto dell’azione dell’acqua sulla roccia calcarea.
Prov.: NU
Com.: Cala Gonone
Grotte del Bue Marino:
lungo il litorale di Cala Gonne (NU), a 4 km dal porto , si trovano le Grotte del Bue Marino; raggingibili in barca (informazioni e biglietti presso le banchine del porto di Cala Gonone).
Si dividono in una parte asciutta e in una attiva: quest’ultima è aperta al pubblico ed è ricchissima di concrezioni, stalattiti e stalagmiti che si specchiano nei numerosi laghetti. Sino a qualche decennio fa la grotta era famosa anche per la presenza della foca monaca, il raro mammifero pinnipede (bue marino), che vi andava a partorire.