km>110 circa
durata> una giornata
archeologia>**
natura>*****
tradizioni>**
punti panoramici>*****
Guardando Cagliari dal mare, preferibilmente dal suo porto, ancora oggi il centro geografico della città, scegliamo di aggirarla dal suo lato destro e così dopo poche centinaia di metri ci troviamo ai piedi della Basilica di Bonaria e della sua famosa scalinata. Ci muoviamo nella direzione della spiaggia del Poetto, una delle spiagge ininterrotte più lunghe d’Europa.
Percorrendo il lungomare Poetto costeggiamo la spiaggia e alla fine siamo pronti ad iniziare il nostro vero itinerario su due ruote. Percorreremo la panoramica strada litoranea, che lambisce il perimetro della costa sud-orientale dell’isola, nella direzione di Villasimius.
Stringiamo i denti solo per i primi venti km piuttosto noiosi ma veniamo ampiamente ripagatati: la strada sale attraverso dolci tornanti a strapiombo sul mare, tra i profumi e i colori più veri della Sardegna delle coste.
Is mortorius e poi Cala Regina, Torre delle stelle e Solanas, fino a Villasimius tra scogliere di scisto e granito a incorniciare le spiagge.
Tappa 1>VILLASIMIUS
ab.2360 – 41 m s.l.m. – da Cagliari 49 km – Porto turistico.
>>>le spiagge di Villasimius | case in affitto
In questa straordinaria località balneare, non senza imbarazzo, vi suggeriamo di recarvi alla spiaggia del Riso, dove la sabbia ha proprio la consistenza del riso, poi al porto turistico e infine alla spiaggia di Porto Giunco: poche perle di una lunghissima collana.
Il porticciolo è inserito come un proscenio in un panorama ad anfiteatro tra le colline e le montagne verso ovest; vi si arriva facilmente dal paese andando verso sud e prendendo a destra al primo bivio, sfiorando lo stagno Notteri ed un boschetto di eucalipti.
Girando prima, verso sinistra, si arriva invece alla spiaggia di Porto Giunco dove ci si può immergere, in acque straordinariamente cristalline, con il sole nel cielo fino alla sera. L’assenza di colline o altri ostacoli naturali vi permetterà di godere di un tramonto unico nella zona.
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Approfittate del porto di Villasimius per una gita in barca. Trovate il tempo per guardare il paesaggio sardo da una delle 20 torri litoranee della costa sud-orientale, costruite intorno alla fine del cinquecento per difendere l’isola dalle invasioni barbaresche.
Da porto Giunco proseguiamo il nostro percorso su due ruote lungo la litoranea verso Costa Rey, sicuramente più varia e divertente. In alternativa, possiamo scegliere un percorso più agevole, percorrendo la nuova strada per Costa Rey: da porto Giunco riattraversiamo Villasimius in tutta la sua lunghezza passando per la strada principale e, lasciandoci il bivio per Cagliari sulla sinistra, imbocchiamo la nuova strada per Costa Rey in direzione Castiadas.
Le due strade, la litoranea e la nuova strada, si ricongiungono pochi chilometri prima di Costa Rey, nei pressi della costa.
Procedendo verso Costa Rey, in località Santa Giusta, ci fermiamo per visitare il nuraghe complesso più grande del sud-Sardegna: S’Omu e S’Orcu (segnalato lungo la strada).
Tappa 2> NURAGHE S’OMU E S’ORCU
i nuraghi furono costruiti dagli antichi Sardi tra il 1500 a.C. e il 900 a.C.
Il complesso nuragico S’Omu e S’Orcu , situato a due passi dal mare in funzione di difesa, è costituito dai resti di una torre centrale e da una cintura muraria comprendente cinque torri e un cortile interno per l’alloggio dei soldati.
Raggiungiamo Costa Rey e passiamo oltre, procedendo, sempre nella stessa direzione, verso Muravera alla ricerca dei fenicotteri dello stagno di Colostrai.
Non tardiamo a raggiungere lo stagno: troviamo, infatti, il bivio per Colostrai sulla destra e ci fermiamo.
Tappa 3>STAGNO DI COLOSTRAI
Lo stagno di Colostrai è un vasto specchio d’acqua (110 ettari circa) creatosi come depressione costiera.
A causa della presenza di dune sabbiose, il mare alimenta lo stagno con difficoltà, ma, proprio per queste sue particolarità Colostrai è un’oasi faunistica di grande interesse. La zona, ancora completamente vergine, è di straordinaria bellezza ed è il luogo ideale per tranquille passeggiate e safari fotografici.
Ci dirigiamo verso Muravera, la attraversiamo completamente e la superiamo, svoltando poi a sinistra per San Vito.
Giungiamo sulle rive del Flumendosa quando ormai il sole è al tramonto: gli ultimi raggi si raccolgono ai piedi del Monte Lora, conosciuto come La bella dormiente, perché le sue linee ricordano il profilo di una giovane donna.
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Suggestiva la sagra degli agrumi che si svolge a Muravera, in una domenica di Marzo, per due giorni. Si tratta di una sfilata di carri tradizionali (Is Traccas) che termina con i balli in piazza. Gli agrumi sono rinomati in tutta l’isola e dalla loro lavorazione industriale, in loco, si ricavano ottime marmellate e confetture.