Home E Guida Turistica E ITINERARI IN AUTO E IN MOTO>NELLA VALLE DEI NURAGHI>LA NECROPOLI PREISTORICA 

prima pagina  | la necropoli preistorica | i grandi nuraghi  | la chiesa romanica 

BONORVA: LA NECROPOLI DI S. ANDREA PRIU

Raggiungiamo Bonorva da Cagliari:
S.S. 131 sino all’altopiano di Campeda, poi svoltiamo al bivio per Bonorva.
Dopo 2 km siamo in paese.

La grande necropoli 
Bonorva sorge ai piedi dell’altopiano di Campeda.

Arrivando dalla S.S. 131 dobbiamo attraversarlo per intero e a circa 5 km dal paese, sulla strada che conduce alla foresta di Burgos, arriviamo alla grande necropoli preistorica di Sant’Andrea Priu.

Tante domus de janas scavate in una rupe di rachite rossa. Sono chiamate domus de janas (case delle fate) le tombe scavate nella roccia dagli uomini della Cultura di Ozieri che vivevano in Sardegna nel neolitico (3000 a.C.).

Ci sono circa 20 tombe formate da ambienti intercomunicanti: riproducono le antiche capanne con tetto a doppio spiovente.

Fra tutte spicca la cosiddetta “Tomba del Capo”, composta da ben 18 ambienti con pilastri, dipinti e graffiti.
La tomba è stata in parte riutilizzata come luogo di culto in epoca altomedievale: ancora oggi notiamo tracce di affreschi di età bizantina.

Sormonta la rupe un masso trachitico in forma di toro, forse con significato rituale.

Tornando verso Bonorva
ci fermiamo alla fonte nuragica di Su Lumarzu, non lontana dalla chiesetta romanica di San Lorenzo. Siamo in località Rebeccu, un piccolissimo paese-museo dove le case sono ancora piccole e basse, a una sola stanza. Il comune di Bonorva si occupa di preservare questa preziosa testimonianza della vita rurale in Sardegna.

Ci concediamo una pausa e pranziamo al ristorante Su Lumarzu:
assaggiamo su pane a fittasa, un piatto fatto con su zicchi, una specie di spianata liscissima, condito con brodo, sugo e pecorino grattuggiato.
A seguire, cinghiale in umido e lepre del Marghine a succhittu.
Accompagnamo il tutto con un bel rosso robusto.

foto: il grande altare taurino (P. Rinaldi)