di Gianluigi Sassu
lunghezza> ca. 100 km
durata> una giornata
archeologia> *****
natura>*****
tradizioni>**
punti panoramici>***
…verso Tharros:
usciamo da Oristano in direzione nord, verso la chiesa della Madonna del Rimedio, passiamo sopra il Tirso e svoltiamo per Torre Grande, seguendo le indicazioni.
Dopo alcuni chilometri svoltiamo a destra per San Giovanni di Sinis.
Il primo tratto di strada, fino alla svolta per San Giovanni, è tranquillo; nei giorni feriali si trova un po’ di traffico.
Proseguendo sulla stessa strada, costeggiamo lo Stagno di Cabras
e ci inoltriamo in una zona più selvaggia, la penisola di Capo San Marco,
lasciandoci alle spalle il villaggio di San Salvatore.
Il paesaggio è tipicamente palustre: acquitrini e distese di giunchi a pelo d’acqua.
Nota: nel nostro percorso, dopo Oristano,
non ci sono più pompe di benzina fino a Narbolia.
Tappa 1 > THARROS, antica città fenicia
Località San Giovanni, comune di Cabras
Cabras – Chiesa paleocristiana di S.Giovanni
Vicino alla bella spiaggia di San Giovanni, alle sue calette nascoste, ci sono i resti di Tharros, una città che mandava navi in Spagna e nord Africa quando Roma non esisteva ancora.
Fondata dai fenici intorno al 1000 a.C., divenne subito ricchissima, la più ricca delle città marinare sarde.
Era distesa su una lingua di terra e aveva due porti, in modo da essere accessibile con qualunque vento.
Disabitata già nel Medioevo, fu saccheggiata in ogni epoca.
Dopo il definitivo abbandono, ancora nell’Ottocento, fu meta di cacciatori di reperti.
Di quest’antichissima vocazione marittima dei sardi resta oggi solo la tradizione della pesca costiera e di stagno a Cabras.
Al tempo dei romani la città era già decaduta.
SardiniaPoint consiglia:
la Coop. Penisola del Sinis
(via Puccini 9, Cabras- tel. 0783370019) gestisce l’area archeologica di Tharros.
Visite guidate e informazioni turistiche.
…verso gli stagni di S. Vero Milis
tornando indietro fino alla Chiesa del Rimedio, svoltiamo a sinistra per Donigala, Nurachi e Riola; circa 2 km dopo questo paese, prendiamo a sinistra la strada che attraversa il Sinis, arrivando, in circa 10 minuti, fino allo stagno Sale Porcus e a Putzu Idu, località balneare.
Tappa 2 > STAGNI DI SAN VERO MILIS
Località Putzu Idu-Su Pallosu, comune di san Vero Milis
Gli stagni di
>Sale Porcus
>Is Benas
>Pauli Murtas
sono più piccoli di quello di Cabras ma anche più selvaggi, isolati e autentici.
L’airone rosso, l’airone cenerino, l’airone bianco, la garzetta, la volpoca, il mestolone, il germano reale, il fenicottero rosa sono alcuni dei frequentatori di questi stagni.
Attorno alle paludi la sabbia si stende per molti ettari, creando una zona semi-desertica, che alcuni definiscono, appunto, “l’unico deserto d’Europa”.
Il Sinis offre una natura splendida e intatta, tanto che in passato fu utilizzato come location per film western.
SardiniaPoint consiglia:
La Coop. Turistica Sinis (a Narbolia, tel. 078352283) organizza escursioni di tutti i tipi a contatto con la natura: trekking, mountain-bike, minibus, subacquea e a cavallo.
…di nuovo in viaggio
è ora di pranzo: possiamo scegliere di pranzare subito al ristorante Le Saline (tel. 078352065), sulla strada di Putzu Idu, ma possiamo anche aspettare un po’, raggiungere Bonarcado e mangiare all’Hotel Sa Mola.
Per arrivare a Bonarcado torniamo indietro fino all’incrocio con la SS. 292, proseguiamo, seguendo le indicazioni, per Narbolia, superandola; poi verso Milis e Bonarcado.
Tappa 3 > BONARCADO
ab. 1700 – alt. m. 282 s.l.m.- distanza da Oristano: km 25
>da vedere:
>>Chiesa di San Romualdo – XII sec.
>>Santuario della Madonna di Bonacattu – VI sec.
Il paese ha due attrattive: le sue vestigia artistiche medievali (nella verde Piazza di Chiesa, ex possesso di un monastero) e la sua posizione nella zona del Montiferru.
Il Montiferru è un vulcano spento alto 1.050 metri, coperto da una vasta lecceta e abitato da cinghiali, volpi, martore; è in corso il ripopolamento con cervi sardi, mufloni, grifoni.
Il Monte offre più punti panoramici la cui vista spazia dal Golfo di Oristano al Gennargentu.
È anche un luogo di attività venatoria.
SardiniaPoint consiglia:
È interessante una breve deviazione, che da Bonarcado va per circa 5 km verso Santulussurgiu, fino a raggiungere le cascate di Sos Molinos, sul luogo di un vecchio mulino, alte 11 metri e immerse in un fitto bosco.
…arrivare a Ghilarza
da Bonarcado si prende una strada per Paulilatino, fino ad immettersi sulla SS.131: in direzione nord, si arriva dopo ca. 6 km all’uscita di Abbasanta; si esce, si attraversa il paese e si giunge a Ghilarza.
TAPPA 4 > GHILARZA
ab. 4400 alt. m. 290 s.l.m. -distanza da Oristano km.35.
Grosso paese dell’interno, caratterizzato da costruzioni in basalto scuro, che gli danno un’aria singolarmente austera.
>>da vedere
>Casa-Museo di Antonio Gramsci
>Chiesa di S. Palmerio
>Torre Aragonese
Foto, dall’alto
fornita da M. Testarella GEA, Stagno di Sale Porcus
fornita da M. Testarella GEA, Fenicotteri nello Stagno di Sale Porcus
P. Murru, Torre Aragonese di Ghilarza