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PER FARSI UN’IDEA
 

Da sempre Sulcis è sinonimo di miniere. Una terra antica, sfruttata per i suoi ricchissimi giacimenti, sin dall’antichità. Ora che i macchinari sono stati abbandonati, la natura si rimpossessa dei luoghi, mostrando paesaggi straordinari allo stupefatto visitatore. Miniere e mare, boschi, montagne, ma anche storia: qui, territorio ambitissimo, le civiltà susseguitesi nei millenni hanno lasciato splendide testimonianze.
La macroarea comprende due grandi zone: l’Iglesiente (diviso a sua volta tra Arburese e Fluminese), a Nord, e il Sulcis, a Sud. Sono due regioni distinte, separate fra loro dal solco vallivo del Cixerri.
I centri più importanti sono: Carbonia, Pula, Sant’Antioco, Carloforte, Iglesias, Guspini e Villacidro.
Carbonia, fondata nel 1938, fu un importante centro minerario sino agli anni ’80. Notevole, nei dintorni, la fortezza fenicio-punica di Monte Sirai. Pula, è una ridente cittadina turistica che deve la sua fama alle splendide spiagge e ai resti punico-romani della vicina Nora. Sant’Antioco, è l’erede di Sulci, una delle più antiche fondazioni fenicie della Sardegna. Di sicuro interesse nell’abitato i resti dell’antica città e la Parrocchiale, realizzata nel 1102 dai monaci Vittorini. Carloforte, principale centro dell’isola di San Pietro è una caratteristica cittadina di mare. Fondata nel Settecento da un nucleo di profughi Pegliesi dell’isola di Tabarqa, ancora oggi conserva tradizioni e parlata tipicamente liguri.
Iglesias, come Carbonia fu un importantissimo centro minerario. Fondata dai Pisani nel 1257, venne occupata successivamente dagli Aragonesi. Dell’edilizia medievale sussistono alcune chiese e i ruderi delle strutture militari. Notevoli nei dintorni gli impianti ottocenteschi delle miniere abbandonate.
Guspini, è un grosso borgo famoso sino a qualche decenni fa per i ricchissimi giacimenti di piombo e zinco. Dopo la chiusura delle miniere sono rimaste le vecchie strutture industriali, completamente immerse in una natura selvaggia. Villacidro è con Guspini il centro più importante del Nord-Iglesiente. Adagiato sulle pendici orientali del massiccio del monte Linas, deve la sua fama ai suoi splendidi boschi e alla cascata de Sa Spendula. E’ anche la patria dello scrittore Giuseppe Dessì.
Il Sulcis è una regione appartata, dai profili aspri e quasi più simile all’Africa che al resto della Sardegna. Le aree coltivate sono poche, ritagliate a  fatica tra gli affioramenti granitici e i materiali basaltici del Nord, oppure compresse fra le depressioni alluvionali e le coste meridionali.
La costa è varia e presenta punti tra i più suggestivi della Sardegna. Bellissima a Nord la Costa Verde: lunghe spiagge e deserti costieri, circondati dai ginepri e dalla macchia mediterranea. Più a Sud, dopo Capo Pecora merita una visita la zona di Buggeru e Nebida, raggiungibile attraverso una strada costiera panoramica. Fantastica l’isola di San Pietro, per il suo mare e per le infinite calette, tutte da scoprire.
Chiude l’elenco delle meraviglie costiere la zona più a Sud dell’isola, a un "tiro di schioppo" dall’Africa. Imperdibili le spiagge che vanno da Teulada a Pula, passando attraverso il deserto costiero della bellissima Chia.
Fra i prodotti tipici della zona, merita una menzione il vino Carignano, mentre tra le prelibatezze culinarie spiccano le specialità carlofortine: il musciamme e il tonno locale, cucinato in mille modi. Tipica del Guspinese è sa mustela. A Giba si preparano sa trattalia, su mazzamurru e i pillus al finocchietto selvatico. Ottimi formaggi vicino a Carbonia.
Per quanto riguarda l’artigianato, da citare gli splendidi coltelli a serramanico della zona di Guspini e Arbus, le tovaglie finemente ricamate e i prodotti di pelle (borse, portafogli, cinture) con motivi ornamentali tradizionali di Teulada. Bei mobili e oggetti di legno intagliato a Carbonia.