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10 COSE DA NON PERDERE
 

  • La necropoli neolitica di Li Muri
    La Civiltà dei Circoli nel cuore del Mediterraneo
    Lungo la strada Arzachena-Luogosanto troviamo questa interessantissima necropoli. Ascritta alla Cultura di Ozieri (3000 a.C.) è costituita da circoli di pietre poste verticalmente nel terreno con al centro una cista di pietra, dove veniva deposto il defunto. All’esterno dei circoli sono poste delle cassette litiche che raccoglievano le offerte e i  resti del sacrificio.
  • L’Arcipelago della Maddalena
    Un paradiso marino a due passi dalla Corsica
    Lungo la costa Nord-Occidentale dell’isola è situato l’arcipelago della Maddalena. E’ composto da due isole maggiori, La Maddalena e Caprera, e cinque minori Razzoli, Budelli, Santa Maria, Spargi e Santo Stefano, più un’infinità di scogli e isolotti tutti da scoprire. Il tutto costituisce una straordinaria riserva naturale.
  • La Tomba dei Giganti di Li Lolghi (o Li Muri)
    Il megalitismo sardo in una delle sue forme più belle
    Bellissima sepoltura realizzata durante il Bronzo Antico (1800 a.C.); la struttura mostra la cista dolmenica rettangolare e nella parte anteriore un corridoio formato da lastroni infissi nel terreno. Il tutto è preceduto dall’esedra semicircolare a “corna di toro”.
  • La Tomba dei Giganti di Coddu Ecchiu
    Uno dei numerosi esempi di architettura nuragica in Gallura
    Lungo la strada Arzachena-Luogosanto, due km sulla sinistra dopo il bivio per Luogosanto incontriamo questo monumento ascrivibile al Bronzo Antico. La sepltura è formata dalla galleria e dall’esedra dominata da un’alta stele centinata. La copertura è costituita da lastroni di pietra  posti orizzontalmente a piattabanda.
  • Il Museo Garibaldino a Caprera
    La casa, i terreni e la tomba dell’Eroe dei due Mondi
    L’isola di Caprera, collegata con un lungo ponte a La Maddalena, ospita il Museo Garibaldino. Gli edifici, tra cui la famosa “Casa Bianca”, inseriti in un ambiente naturale meraviglioso, furono la dimora di Giuseppe Garibaldi, “l’Eroe dei due Mondi”, dal 1854 al 1882, anno della sua morte.
  • La Chiesa Romanica di San Simplicio a Olbia
    Il gioiello medioevale del capoluogo gallurese
    Bell’edificio in granito grigio della Gallura eretto tra l’XI e il XIII sec. in tre fasi distinte. Ha la facciata tripartita da due lesene e campaniletto a vela aggiunto successivamente. Lungo i lati e sull’abside si notano una serie di archetti romanici che poggiano su lesene. All’interno le tre navate sono separate da archi con colonne e pilastri.
  • Il Fungo di Arzachena
    Una delle tantissime forme curiose dei graniti del territorio
    E’ una curiosa roccia granitica tafonata di notevoli dimensioni. La sua forma, simile appunto quella di un fungo, diede in periodo romano il nome di “Turubulus Maior” (Fungo Grande) alla località. Posto in posizione alta rispetto al paese sovrasta nella sua maestosità tutto l’abitato. 
  • Le Spiagge della Costa Smeralda
    Piccole perle tra il mare e la macchia mediterranea nella zona più “in” del Mediterraneo
    Tantissime calette una più bella dell’altra: mare trasparentissimo e sabbia dorata con una rigogliosissima macchia mediterranea che arriva quasi sino alla spiaggia. Il tutto a due passi dalle famose località della zona zeppe di locali notturni, lusso e mondanità.
  • Il Vermentino di Gallura
    Bianco, ottimo ghiacciato e ideale con il pesce, è il punto più alto toccato dall’enologia sarda
    E’ il vino per antonomasia in Sardegna, il primo ad aver raggiunto la Denominazione di Origine Controllata e il primo ad aver ottenuto anche la Denominazione Garantita. Di colore giallo paglierino e solitamente secco si abbina ai frutti di mare, ma è anche ideale,  se servito freddissimo, come aperitivo.
  • Sas Tiliccas
    Il Dolce tipico del Logudoro e della Gallura.
    E’ composto da una sfoglia di farina lavorata con lo strutto, dai bordi rialzati, dalla forma sinuosa e ripiena di miele, mandorle, noci e sapa. Anticamente venivano preparate in occasione delle feste più importanti.