La collezione: il Museo ospita reperti dell’età prenuragica, nuragica, fenicia e punica, romana e altomedioevale.
Del neolitico e dell’eneolitico sardo sono conservate ceramiche di varia foggia, utensili in pietra, punte di freccia e pugnaletti d’ossidiana, collane d’osso e di conchiglie e, particolarmente significativa, una serie di statuette rappresentanti la dea madre.
I reperti del periodo nuragico sono: ceramiche, utensili di svariate utilità, un’interessante collezione di armi bronzee e soprattutto la vasta serie di bronzetti, le piccole sculture bronzee rappresentanti soggetti di vario tipo. Degne d’attenzione sono anche le statue, in arenaria, di Monte Prama unico esempio finora conosciuto della statuaria nuragica. Alcuni plastici permettono una comprensione più diretta di come dovessero presentarsi, in origine, i nuraghi e le tombe dei giganti.
Del periodo fenicio-punico sono interessanti le ricomposizioni di una tomba a incinerazione e di un tophet (luogo di culto fenicio-punico). Dello stesso periodo sono conservate una serie di ceramiche, una collezione di monete e una serie di monili fra i quali spicca la famosa collana policroma in pasta vitrea, ritrovata a Olbia (SS).
Una segnalazione particolare per la Stele di Nora: è una stele di pietra arenaria recante una iscrizione, in alfabeto fenicio, risalente al IX sec a.C., nella quale per la prima volta compare il nome Sardegna.
Al periodo romano appartengono una serie di ceramiche e manufatti, una collezione di marmi e monete e una serie di diplomi militari in bronzo.
La collezione altomedioevale comprende gioielli, ceramiche una serie di fibule e una serie di monete.