OLBIA
la capitale della Gallura
Olbia è porta d’ingresso per la Costa Smeralda e la Sardegna; il suo porto riparato da venti e correnti, è diventato il più importante scalo-passeggeri italiano. Ricca di storia e di tradizioni, ma allo stesso tempo giovane ed in piena espansione, è una città da scoprire!
:: In breve:
- economia: turismo, trasporti, industria alimentare, nautica, del granito, artigianato.
- abitanti: 51.200, quarta città della Sardegna per popolosità.
- estensione: 380 kmq
- altitudine: 10m s.l.m.
- posizione geografica: Olbia è spesso associata della costa Smeralda, ma si trova molto più a Sud, nel NO dell’isola, adagiata lungo le coste dell’omonimo golfo, all’interno di una profonda insenatura.
:: La città
Olbia si sviluppa attorno al suo porto, con il centro storico e la via principale a poche decine di metri l’uno dall’altro.
Partiamo proprio da corso Umberto, con le sue palazzine in stile liberty, e ci dirigiamo verso il centro storico: importanti i resti dell’acquedotto romano a Oltu mannu; la basilica romanica di S.Simplicio e quella più recente di S.Paolo; i resti delle mura e delle cisterne puniche.
Nel 1999 vennero riportati alla luce i alcuni relitti di navi romane e medievali, testimonianza dell’importanza di Olbia nei traffici mercantili del Mediterraneo fin da tempi antichissimi.
Questi e molti dei reperti ritrovati durante gli scavi troveranno posto nel nuovissimo museo archeologico nazionale, costruzione avveniristica sull’isola Peddone, proprio di fronte al porto “isola bianca”.
>>> Il centro storico di Olbia su GoogleMaps
:: La zona
Le zone circostanti l’abitato sono ricche di testimonianze storiche: in direzione Golfo Aranci troviamo il pozzo sacro di sa Testa, risalente al periodo nuragico ed utilizzato per la celebrazione del culto dell’acqua. Proseguendo lungo la sp. 82, con un occhio alla strada ed uno allo splendido mare della zona, arriviamo al pozzo sacro di Milis, anch’esso di origine nuragica.
Nella piana del Padrongianus, sulla strada per Loiri, sorge il castello di Pedres (o castello Pedreso). Edificato nel XIV sec.durante periodo giudicale, domina tutta la piana circostante: i suoi resti sono visitabili, e da essi è possibile intravedere altri due importanti siti archeologici: la tomba dei Giganti di Monte de s’Ape, dell’età del bronzo, ed il nuraghe “su Casteddu”.
Per gli amanti dei paesaggi marini, imperdibili le calette lungo tutta la costa olbiese: in particolare, cala moresca, spiaggia di bados e de sos aranzos verso Nord, spiagge delle saline e li cuncheddi a Sud.
::La storia della città
È ripercorribile attraverso i tanti nomi che Olbia ha assunto nel corso della sua vita: i greci, primi visitatori, la chiamarono Olbiòs (la “città felice”); furono però cartaginesi a creare il primo insediamento stabile, nel 500 a.C. circa.
Nel 238 a.C. l’isola passò in mani romane: la città di Olbia raggiunse il suo massimo sviluppo, diventando nodo commerciale e città di funzionari e ricchi commercianti. La città si dotò dell’ acquedotto, del foro e delle terme pubbliche. Pare che anche una delle amanti di Nerone, Atte, vivesse qui, in una splendida villa.
Nel 450 d.C. la città viene attaccata e distrutta dai Vandali; gli abitanti la ricostruiscono, sotto il nome di Phausania. E’ anche il periodo delle incursioni arabe via mare, a causa delle quali la Sardegna si separerà da Bisanzio, dividendosi in giudicati.
Olbia diventa capitale di quello di Gallura, e cambia ancora nome: Civita torna al suo antico splendore, cui aggiunge la basilica romanica di S.Simplicio.
Alla morte della dinastia dei Visconti, la città cade prima in mano dei pisani (che la ribattezzano Terranova), e successivamente degli aragonesi. Inizia la decadenza di Olbia, depredata e dimenticata fino al XIX secolo: cessati i pericoli dal mare, si ripopola e cresce, diventando Terranova-Pausania sotto i piemontesi.
Durante il periodo fascista, Olbia riprende il suo antico nome romano. Duramente bombardata dagli alleati, ricostruita e bonificata nel secondo dopoguerra, la città vive il momento di massima espansione demografica, arrivando agli oltre 50.000 abitanti odierni.
:: Distanze, porti e aeroporti
– Porto di Olbia – Isola bianca: nel centro città
– Porto di Olbia – Golfo Aranci: 17,7 km | itinerario
– Aeroporto Olbia – Costa Smeralda: 4, 6 km | itinerario
– Olbia – Sassari: 103 km | itinerario
– Olbia – Alghero: 135 km | itinerario
– Olbia – Nuoro: 102 km | itinerario
– Olbia – Cagliari: 278 km | itinerario
:: Da vedere nella zona:
in città:
. chiesa di S.Simplicio
. acquedotto romano
. museo archeologico nazionale
. resti mura e cisterne puniche
. le antiche navi romane
nei dintorni:
. pozzo sacro di Sa Testa
. pozzo sacro di Milis
. castello di Pedres
. tombe dei giganti di Monte de s’Ape
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