BOSA
Bosa è un’antico borgo medioevale che è oggi uno dei più importanti centri turistici della Sardegna.
E’ situata vicino al mare: dominata dal castello dei Malaspina (1112), è l’unica cittadina fluviale della Sardegna.
Molto caratteristiche sono le facciate variopinte delle case del centro storico e le antiche Concerie lungo il corso del fiume Temo, oggi monumento nazionale.
Nella zona bassa del centro storico si trovano le cantine dove è possibile assaporare la Malvasia di Bosa D.O.C., un vino ambrato e corposo.
La torre aragonese dell'”Isola Rossa” (1500), sovrasta la scogliera che delimita la spiaggia di Bosa Marina, la frazione che dà su un mare pescoso e ricco di coralli.
provincia: Nuoro
subregione: Planargia
abitanti: 7972
estensione: kmq 13
altitudine: m 2 slm
posizione geografica: sulla costa centro-occidentale dell’isola, nell’estrema propaggine della provincia, a 40 minuti da Alghero e a 15 da Macomer
DA VEDERE:
- Archeologia:
|Nuraghe di Monte Furru|Domus de Janas di Coronedu, Ispilluncas, Silattari e Tentizzos| - Monumenti
|Castello Medioevale di Malaspina|Torre Aragonese dell’Isola Rossa|Palazzo Delitala|Palazzo Don Chelo|”Sas Conzas” (le antiche concerie)| - Chiese
|Cattedrale del’Immacolata|Chiesa del Rosario|Chiesa gotico catalana di S. Maria del Mare (Bosa Marina)|Chiesa del Carmine, il cui convento ospita il Municipio|Chiesa di Regnos Altos, con affreschi di scuola toscana|Chiesa romanica di S.Pietro|
il paesaggio urbano
L’abitato di Bosa si è sviluppato intorno all’intreccio di vicoli e di portici del coloratissimo centro storico, uno dei più grandi della Sardegna. E’ il quartiere de “Sa Costa” cresciuto sul borgo medioevale del colle di Serravalle: il rosso, l’indaco e il giallo delle case fanno da contraltare al rosa dei tufi e delle trachiti dei costoni tutt’intorno.
Oggi è una cittadina che offre agli abitanti e ai molti turisti un paesaggio in cui il vecchio e il nuovo si compenetrano con armonia.
Osservando Bosa dall’alto, infatti, si notano le scuole, gli edifici religiosi e l’ospedale, grosse costruzioni che insieme ai vecchi palazzi nobiliari del Corso si stagliano sul resto delle case senza forti dissonanze.
Ai margini del paese i campi coltivati contendono gli spazi alle abitazioni.
Il fiume Temo divide in due la cittadina: lo si può valicare passando per l’ antico ponte in trachite rossa, uno dei simboli della vecchia Bosa, oppure per quello più moderno e molto recente, simbolo della Bosa più moderna.
Lungo il corso del Temo stanno le antiche Concerie “sas conzas”, costruite fin dal ‘700 e oggi monumento nazionale.
Lunghi viali alberati conducono al centrale Corso Vittorio Emanuele, vero e proprio ritrovo dei Bosani, molti dei quali d’estate si trasferiscono a Bosa Marina, frazione balneare in continua crescita e in grado di ospitare i molti turisti che vi giungono soprattutto nelle stagioni più calde.
l’ambiente naturale
Il territorio di Bosa ha circa 40 chilometri di coste bagnate da acque incontaminate e cristalline
La natura del territorio di Bosa, come quella di tutta la Planargia, offre forti e spettacolari suggestioni.
Su questi luoghi, ben conservati e salvaguardati, vola ancora l’ avvoltoio grifone, simbolo selvaggio di una subregione costellata da tanti centri agricoli immersi nel verde.
Le colline del Bosano, ricoperte di ulivi secolari, boschi di sughere e macchia mediterranea, si distendono per chilometri, fino a frangersi improvvisamente mettendo a nudo le tenere rocce.
Ampi torrioni sovrastano l’abitato e cedono il passo a folti vigneti, ricchi agrumeti e campi di carciofi, fino a digradare verso spiagge e insenature lambite da un mare ricco di fondali corallini.
Anche il fiume Temo, sulle cui sponde crescono le palme, si apre all’azzurro del mare con un’ampia foce, riparata a Nord da scogli grigio chiaro.
cenni storici
Una iscrizione fenicia del IX secolo a.C. documenta l’origine di Bosa, fondata probabilmente dal leggendario Sardus Pater. Ma non si hanno documenti certi fino all’età romana, quando l’antica Bosa sorgeva nei pressi dell’attuale chiesa di S.Pietro (costruita nel 1062), vicino al fiume.
La città crebbe a partire dagli inizi del XII secolo, in seguito all’edificazione del Castello di Malaspina (dal nome dei marchesi che lo fecero costruire), sotto il quale si sviluppò il piccolo borgo medioevale.
A metà del ‘300 fu prima di parte Arborense, poi passò sotto il casato d’Aragona.
Alla fine del ‘300 Bosa si organizzò come un comune medioevale fino a ricevere la possibilità di coniare moneta; nell’800, divenuto capoluogo di provincia per pochi anni, conobbe un progressivo sviluppo economico e fu famosa per la sua fiorente industria conciaria.
- FESTE E SAGRE:
>Festa di S.Antonio il 16 Gennaio, giorno di inizio del famoso Carnevale Bosano
>Festa di S.Giorgio ad Aprile
>Festa di S.Emilio e Priamo a Maggio
>Festa di S.Giovanni a Giugno
>Festa di S.Maria del Mare la prima domenica d’Agosto
>Festa di Ns. Signora di Regnos Altos la seconda domenica di Settembre
>>Una delle attrattive più forti, a Bosa, è il Carnevale: vale davvero la pena di andare a vedere i bosani che la mattina del martedì grasso si vestono di nero e intonano i lamenti funebri per il carnevale morente. La sera, poi, si vestono di bianco e vanno alla ricerca di Giolzi, simbolo della festa carnevalesca e della sessualità, di cui vengono esibiti numerosi e curiosi simboli.
COSA COMPRARE:
- Lavorazione e vendita filigrana in oro
>Sanna D., p. Costituzione,1
>Sotgiu A., v. La Marmora, 15; v. Della Repubblica, 14
>Vadilonga e C., c. Vitt.Emanuele, 66 - Lavorazione e vendita corallo
>Avellino E., v. Nazionale (Bosa Marina) - Artigianato tipico
>Cossu G., v. Ginnasio, 6
>Deriu Angotzi B.M., v. Gioberti, 12
>Moroni L., c. Vitt.Emanuele, 83 - Tessitura
>Ricamo del lino coi famosi “filet di Bosa” (Presso le abitazioni private del centro) - Vino
>Vendita vino Malvasia – Enoteca Ruggiu S., v.Gioberti 11
LINK
- Il sito della città di Bosa
bel sito, ben organizzato, grafica pulita
La città, l’ambiente naturale, la storia, la cultura, le tradizioni, l’artigianato. Dove dormire, dove mangiare. Tutti i paesi della Planargia