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E’ il più importante centro della Baronia Settentrionale e sorge su una pianura, sotto le falde nord-orientali della piccola catena del Monte Albo.
Monti, colline, pianure fiancheggiate da stupende pinete, spiagge di un bianco adamantino, scogliere bagnate da un mare incontaminato fanno del territorio di Siniscola un’area naturale di rilevante interesse.
I motivi per andarci sono davvero tanti: percorrere i sentieri montani, immergersi nel mare turchino, vivere la vitalità delle estati, apprezzare l’ospitalità e la gente che ha ancora mani sapienti per lavorare il formaggio e per plasmare la ceramica.

provincia: Nuoro
subregione: Baronia
abitanti: 10234
estensione: kmq 199,96
altitudine: m 40 slm
posizione geografica: Zona settentrionale delle Baronie

arrivare
Siniscola è raggiungibile da Cagliari, Sassari, Olbia e Nuoro percorrendo la S.S. 131. Sbarcando ad Arbatax, si può percorrere la S.S. 125.
Dal 1992 un veloce catamarano adibito a trasporto auto e passeggeri, collega direttamente Siniscola a Civitavecchia.

il paese e il territorio
Il territorio del comune di Siniscola, molto interessante sotto il profilo paesaggistico e speleologico, si estende dal Monte Albo alle spiagge di Berchida, La Caletta e Capo Comino.
Il centro abitato conserva ancora, in alcune sue parti, le caratteristiche abitative di un tempo.
Oggi Siniscola è un grosso borgo diventato il polo d’attrazione per gli abitanti delle Baronie.
Il paesaggio mantiene i segni delle attività del passato, di tipo prevalentemente agropastorale.
Dalle falde del Monte Albo alla zona collinare, tra le colture ortive, i vigneti e la ricca flora mediterranea, ci sono sia aziende agricole che agriturismo, segno della presenza diffusa dell’uomo.
Ma la forte vocazione turistica di Siniscola proviene dal mare: dall’abitato, percorrendo le vie centrali verso la zona orientale, si incrociano in periferia le strade rettilinee che conducono ai lidi costieri. Da La Caletta, centro balneare dotato di porto turistico con banchine attrezzate e numerosi servizi turistici, ci si può spostare agevolmente verso S.Lucia, piccolo borgo di pescatori, fino alla bianchissima spiaggia di Berchida, interrotta solo dalle rocce e dalle dune di Capo Comino, le uniche di tutta la costa orientale.

l’ambiente naturale
A Siniscola, così come in larga parte delle Baronie, la natura dei monti si integra morbidamente con quella delle spiagge.
Proprio sui monti è possibile ammirare un ambiente aspro e selvaggio: nel piccolo massiccio calcareo del Monte Albo il fenomeno del carsismo ha creato fratture e cunicoli. Numerose le grotte, importanti dal punto di vista speleologico e archeologico, in quanto abitate dall’uomo in età preistorica.
Molto ricca la foresta demaniale: il ginepro, la fillirea, il lentisco e l’olivastro, le piante tipiche della macchia litoranea, salendo di quota (fino agli 800 m). cedono gradualmente il passo alla roverella e all’acero.
Sul Monte abitano cinghiali, volpi e martore; vi nidificano l’aquila reale, il falco pellegrino, l’astore, la poiana e il gheppio. Il Monte Albo è visitabile per mezzo di sentieri adatti sia all’escursionismo a piedi che al mountainbiking; esso, inoltre, offre stupende visioni panoramiche che spaziano fino ai lidi.

cenni storici
Percorrendo le strade di Siniscola è possibile ricostruire piccoli spaccati della storia del paese.
Le chiese del paese testimoniano l’importanza della comunità siniscolese all’interno dell’allora diocesi di Galtellì.
Il primo documento relativo alla storia di Siniscola risale al 1263, anno della visita del legato pontificio e primate di Sardegna, l’arcivescovo di Pisa Federico Visconti.
Da alcuni documenti della metà del %u2018300 si deduce che Siniscola dovesse essere un centro molto ricco: durante il medioevo, il borgo dell’alta Baronia fu infatti un importante centro dell’intero Giudicato di Gallura.
Nel 1514 vennero costruite torri e mura, di pianta esagonale, erette come difesa dalle incursioni barbaresche.
Per tutta l’età moderna gli avvenimenti più importanti, comunque sporadici, sono legati alla vita ecclesiale del paese.

DA VEDERE

  • archeologia
    • Villaggio nuragico di “Lututai”
    • Grotta funeraria di “Cuccuru ‘e jana”
    • Grotte di “Elene Portiche” e di “Sa Prejone e s’orcu”
  • monumenti
    • Villaggio altomedioevale di “Rempellos”
    • Torre Aragonese di S.Lucia
  • chiese
    • Parrocchiale si S.G.Battista (sec.XVIII)
  • feste e sagre
    • Festa di S.Antonio il 16 e 17 Gennaio
    • Riti della Settimana Santa
    • Festa di S.Giacomo il 1° Maggio
    • Festa di N.S.di Fatima (a La Caletta la 2°domenica di Maggio)
    • Festa di S.Elena ad Agosto
    • Festa de Le Grazie la 2°domenica di Ottobre

 COSA COMPRARE

  • oreficeria, lavorazione coralli e filigrane
    • “L’Arcaico”, di M.Deiana, v.Gramsci,1
    • “Lady M”, v.N.Sauro, La Caletta
  • dolci
    • Dolci Sardi, di Mulargia, V.De Gasperi
    • Sos Pipitos, di Maria Cristina Contu, via N.Sauro, 5 loc. La Caletta