Home E Guida Turistica E SASSARI 

di Salvatore Corrias
foto di P.Rinaldi

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Seconda città della Sardegna e capoluogo di un’estesa provincia, Sassari mantiene ancora i connotati tipici dell’antico borgo rurale e commerciale.
L’incalzante urbanizzazione non ha intaccato le solide e prestigiose tradizioni culturali di una città che appare agli occhi del visitatore estremamente varia e ricca di storia.
Sassari è oggi un importante centro amministrativo e industriale.

Da vedere
>archeologia:
     | Altare prenuragico di Monte d’Accoddi  |
     | Nuraghe “Li Luzzani” |Nuraghe di “Gioscari” |
> architettura:
     | Palazzo Ducale  | Palazzo della Provincia  | Palazzo Giordano |
     | Palazzo del Barone d’Usini  | Palazzo Tola | Villa S.Elia  |
     | Villa Farris  | Moderno Padiglione dell’Artigianato  |
>monumenti:
    | Fontana del Rosello  |
>chiese:
    | Duomo di San Nicola  | Chiesa di S. Maria di Bétlem  |
    | Chiesa di San Pietro in Silki  | Chiesa di S. Caterina  |
    | Chiesa di S. Antonio Abate  | Chiesa della Trinità |
>musei:
    | Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico
       e Pinacoteca G.A. Sanna  |

Manifestazioni:
>la “Cavalcata Sarda”: la penultima domenica di maggio
>festa di “Li Candereri”: il 14 agosto

  • arrivare:
    >dall’Aeroporto Internazionale di Fertilia, a 10 km da Alghero, collegato a Sassari con la SS 291
    >dal Porto e dall’Aeroporto di Olbia percorrendo la SS. 597
    >dallo scalo di Porto Torres percorrendo verso sud il primo tratto della SS 131
    >da Cagliari percorrendo verso nord quasi tutta la SS 131

Specialità gastronomiche:
> lo “zimino”, interiora di vitella in umido o ai ferri;
> la “cordula”, intestini di agnello con piselli;
> le “monzette” (lumache che vivono sottoterra) arrosto o alla piastra;
> il “coccoiddu appienu”, lumache al forno con ripieno di formaggio e sugo di pomodoro
>la fainè: focaccia a base di ceci

***** 

abitanti: 119.956
estensione: 604,6 kmq
altitudine: 225 m s.l.m.
posizione geografica: nella Sardegna Nord-occidentale, tra le regioni dell’Anglona, della Nurra e del Logudoro, non lontana dal Golfo dell’Asinara.
E’ disposta su un declivio esposto a nord
economia: basata soprattutto sul settore terziario e in misura minore sull’attività agraria (produzione casearia, oleifici e pastifici), sull’industria manifatturiera, tessile, meccanica, farmaceutica, poligrafica, del legno, del vetro e dell’abbigliamento.

paesaggio urbano
Nel suo insieme la città ha un aspetto moderno e vanta prestigiose strutture, segno di varie tendenze artistiche e architettoniche.
Il tessuto urbano si dipana secondo uno sviluppo geometrico che si è dovuto adeguare alla conformazione del sito geografico.

Nel Centro Storico strette viuzze, vicoli, sottopassaggi, archi e antichi selciati.
Qui si trovano i più importanti monumenti e ancora si possono intravedere esempi di architettura risalenti al cosiddetto “periodo umbertino” (da Umberto I Re d’Italia (1844-1900).
Un tempo quest’area era cinta dalle antiche mura medievali abbattute sul finire dell’800. Lungo il Corso Trinità sono ancora visibili i resti dell’antica cinta muraria.
Intorno al centro storico si estendono, a raggiera, i quartieri nati dopo la modernizzazione urbanistica ottocentesca, di cui sono chiaro segno le strade, Piazza d’Italia (il “salotto” dei sassaresi) e Piazza Castello.
Il volto di Sassari risale al secolo XVII, quando gli edifici barocchi cominciarono a sostituirsi alle costruzioni medioevali erette nel periodo comunale.
Ma l’impronta più forte fu data dalle politiche urbanistiche dei Savoia, i quali diedero inizio all’espansione del centro abitato, abbellendolo con eleganti palazzi, giardini, portici e lunghi viali alberati.
Si possono ammirare i nobili e antichi palazzi della Sassari vecchia, passeggiando lungo il Corso Vittorio Emanuele, “sa platha” (“la piazza”), l’arteria principale del centro storico.

natura
Sassari ha il territorio comunale più esteso d’Italia: comprende quasi tutto l’angolo nord-occidentale della provincia, esclusa la penisola di Capo Falcone.
Sia i dintorni di Sassari che le aree più lontane sono di grande interesse naturalistico-panoramico.
Sassari è abbracciata da una cintura verde verso cui conducono i viali alberati e i giardini pubblici.
Già all’interno della città il fosso della Noce contiene alcuni elementi naturali che richiamano l’ambiente vallivo circostante.
Dalla parte sud dell’abitato si trova la valle del Mascari che si apre, attraverso folti oliveti alternati a sporadici boschi, verso la piana dell’Eba Giara-Rosello-S.Orsola, ricca di orti.
In poche decine di minuti è possibile raggiungere la zona litoranea, sia verso nord che verso nord-ovest.
A nord si trova la bellissima spiaggia di Platamona: sul lato orientale della spiaggia, verso Marina di Sorso, vegeta una folta pineta.
A nord-ovest è la zona dell’Argentiera, un area molto interessante, con le antiche miniere e una natura spesso integra.
Più a nord, verso l’Asinara, si raggiungono i magnifici litorali di Stintino.
L’entroterra, sia verso sud che verso est, è un territorio collinare: le colline del Logudoro e dell’Anglona, sono costellate di grossi borghi rurali e di numerosi siti nuragici.

cenni storici
Sassari fu fondata nel medioevo dai profughi di Torres (la Turris Libysonis di età romana) e in parte dalle genti della Romangia e della Flumenargia.
Nella prima metà del ‘200, il modesto borgo di Tathari diventò il centro più importante del Giudicato di Torres, grazie anche al graduale afflusso di mercanti pisani.
Nel 1294 Sassari emanava i famosi Statuti del libero Comune: la città diventa Comune libero ma di fatto è sotto l’influenza politica del Comune di Genova.
Sassari divenne sede vescovile nel 1441.
Passò sotto il dominio aragonese e spagnolo seguendo, per quasi quattro secoli, le sorti dell’intera Sardegna.
Nei primi decenni del ‘700, iniziò la dominazione dei Savoia, nuovi regnanti di Sardegna.
Nel 1796, Sassari fu al centro dei moti rivoluzionari capeggiati da Giovanni Maria Angioy, importante personaggio della storia sarda, molto legato alla città turritana (Sassari).
Nella seconda metà del 1800 Sassari intensificò i rapporti commerciali con la Francia e questo produsse un notevole sviluppo economico.