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LA ZONA DELL’ARCIPELAGO DELLA MADDALENA

  • provincia: Sassari
  • subregione: Gallura
  • comune: La Maddalena
  • posizione geografica: costa  nord-orientale della Sardegna, fra le Bocche di Bonifacio (Nord) e Capo Ferro (Sud)
  • lunghezza: isole e isolotti nel raggio di 10 km circa
  • centri abitati sul mare: La Maddalena

Natura

Uno dei più importanti rappresentanti della macchia alta è il ginepro feniceo. Esso si presenta sotto forma di arbusto e riesce ad insediarsi anche nei terreni più difficili.
Un tempo, nelle isole dell’Arcipelago, esistevano veri e propri boschi di ginepro il cui fusto veniva utilizzato dai pastori corsi per farne travi per i tetti delle case.

Altra pianta appartenente alla macchia alta è il mirto, le cui foglie sprigionano un profumo gradevole e dalle cui bacche nere si ricava il liquore dalle grandi proprietà digestive.
Spesso, accanto al mirto, troviamo il lentisco, riconoscibile anch’esso dal particolare profumo delle sue foglie e dalle bacche rosse che diventano nere quando raggiungono una completa maturazione.

Anticamente esse venivano impiegate per ricavarne dell’olio, utilizzato sia per friggere le frittelle a Carnevale, sia per accendere i lumini ad olio nelle antiche case.
Una pianta abbastanza diffusa nelle isole è il corbezzolo, arbusto che può raggiungere anche i 6 metri. Dai frutti si ricava la marmellata mentre, dal nettare dei fiori, le api producono il miele amaro, noto per le sue proprietà curative.

Nelle isole maggiori dell’Arcipelago, tempo fa, si ricavava dal legno del corbezzolo un ottimo carbone che veniva poi venduto nelle case per uso domestico.

Una delle piante più note della macchia bassa è il cisto. Grazie alla particolarità dei suoi semi, in grado di resistere alle alte temperature, è la prima pianta che colonizza il terreno dopo la venuta di un incendio.

Altra pianta appartenente alla macchia bassa è la lavanda selvatica, piccolo arbusto in grado di raggiungere un metro di altezza. Le sue foglie lineari sono grigio-verdastre mentre l’infiorescenza a forma di spiga è di un viola acceso.

Proprio le spighe viola della lavanda, raccolte e deposte in sacchetti di stoffa, venivano adoperate per profumare la biancheria e per prevenire il tarlo. E’ possibile trovare anche luoghi dove la vegetazione è più conservata e compaiono limitate formazioni di leccio o pinete artificiali.

La fauna dell’arcipelago è costituita in larga parte da interessantissimi volatili: spicca la presenza del rarissimo gabbiano corso, vi sono poi le berte maggiore e minore, il cormorano dal ciuffo, la sterna, il fraticello e i falchi pellegrino e della regina.

Archeologia

L’arcipelago si trova, per origini geologiche, in una posizione geografica favorevole, dal clima mite di cui si trovano notizie sin dal tempo degli Egizi: nell’isola di S. Stefano, una delle sei che compongono l’arcipelago, sono stati trovati resti di un insediamento di età neolitica forse uno dei primi in Sardegna (2500-2000 a.C.).

Le isole ebbero sicuramente importanza nell’epoca romana come approdo sulla rotta che collegava la Campania a Porto Torres e a Marsiglia e forse ad altri porti del Mediterraneo. 

Lo testimonia la presenza di relitti di navi onerarie sui fondali: vicino all’isola di Spargi, sono state recuperate notevoli quantità di reperti di una di queste, quali anfore, vasi, piatti, etc., che sono stati collocati nel Museo Navale “Nino Lambroglia”, situato a breve distanza dal centro abitato di La Maddalena.
Altri reperti archeologici e scavi dimostrano la presenza di stazioni militari romane nelle coste dell’isola madre .

Plinio il Vecchio cita l’arcipelago col nome di “Insulae Cunicularie” per la notevole quantità di conigli, abbondanti allo stato selvatico; altri nomi furono in seguito assegnati all’arcipelago: Isola dei Carrugi, Ilva (assegnato da Tolomeo), Bovena, Bucina, ed infine Maddalena che appare per la prima volta nel 1812.

Venne abbandonato per poi essere frequentato saltuariamente da pochi pastori corsi che pascolavano greggi di capre. A partire dal 1767 entrò a far parte del Regno di Sardegna e venne fondata La Maddalena, che nacque sul luogo dove si trovavano poche capanne di pastori e pescatori