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l’Arcipelago  | centri abitati  | archeologia | natura 

ARCHEOLOGIA

L’arcipelago si trova, per origini geologiche, in una posizione geografica favorevole, dal clima mite di cui si trovano notizie sin dal tempo degli Egizi: nell’isola di S. Stefano, una delle sei che compongono l’arcipelago, sono stati trovati resti di un insediamento di età neolitica forse uno dei primi in Sardegna (2500-2000 a.C.). Le isole ebbero sicuramente importanza nell’epoca romana come approdo sulla rotta che collegava la Campania a Porto Torres e a Marsiglia e forse ad altri porti del Mediterraneo. Lo testimonia la presenza di relitti di navi onerarie sui fondali: vicino all’isola di Spargi, sono state recuperate notevoli quantità di reperti di una di queste, quali anfore, vasi, piatti, etc., che sono stati collocati nel Museo Navale “Nino Lambroglia”, situato a breve distanza dal centro abitato di La Maddalena. Altri reperti archeologici e scavi dimostrano la presenza di stazioni militari romane nelle coste dell’isola madre .

Plinio il Vecchio cita l’arcipelago col nome di “Insulae Cunicularie” per la notevole quantità di conigli, abbondanti allo stato selvatico; altri nomi furono in seguito assegnati all’arcipelago: Isola dei Carrugi, Ilva (assegnato da Tolomeo), Bovena, Bucina, ed infine Maddalena che appare per la prima volta nel 1812.
Venne abbandonato per poi essere frequentato saltuariamente da pochi pastori corsi che pascolavano greggi di capre. A partire dal 1767 entrò a far parte del Regno di Sardegna e venne fondata La Maddalena, che nacque sul luogo dove si trovavano poche capanne di pastori e pescatori.