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10 COSE DA NON PERDERE
Partendo da Palau, per la strada di accesso al porto, andando verso Est, si arriva dopo 5 km su un meraviglioso promontorio, alla roccia dell’Orso: ricordata persino da Tolomeo, si tratta di un grande monumento naturale granitico, eroso in modo da simulare, in lontananza, la forma tozza di un orso con il capo rivolto verso il mare.
Gli stazzi della Gallura oggi adibiti ad agriturismo sono una meta irrinunciabile per chi ama coniugare la natura con la tradizione e la buona tavola.
Ve ne segnaliamo due in particolare: “Il Muto di Gallura” e “L’Agnata”, lo “storico” agriturismo di Fabrizio De André, a Tempio Pausania.
Bianco, ottimo ghiacciato e ideale con il pesce, è il punto più alto toccato dall’enologia sarda.
E’ il vino per antonomasia in Sardegna, il primo ad aver raggiunto la Denominazione di Origine Controllata e il primo ad aver ottenuto anche la Denominazione Garantita. Di colore giallo paglierino e solitamente secco si abbina ai frutti di mare, ma è anche ideale, se servito freddissimo, come aperitivo.
Il Dolce tipico del Logudoro e della Gallura.
E’ composto da una sfoglia di farina lavorata con lo strutto, dai bordi rialzati, dalla forma sinuosa e ripiena di miele, mandorle, noci e sapa. Anticamente venivano preparate in occasione delle feste più importanti.
E’ la tipica zuppa gallurese, ghiotta e prelibata: la si ottiene inzuppando del pane di semola nel brodo da bollito di pecora e ricoprendo lo stesso pane con formaggio pecorino fresco e salsa di pomodoro. Poi si mette tutto in forno.
Già Vittorini, nel suo viaggio in Sardegna, immortalò il fascino di quest’angolo di Sardegna e le emozioni che suscita percorrerlo in treno, da Palau fino a Nulvi.
Il percorso tocca diversi paesi, dalla Gallura all’Anglona (altra regione del sassarese).
Il paesaggio gallurese, unico e inconfondibile, si scoprirà in tutta la sua solarità estiva.
Se avete scelto la gita in treno, fermatevi a Martis, il paese presso il quale si trovano, sul fondo di un antico lago, i resti di un bosco del periodo Miocene.
La casa, i terreni e la tomba dell’Eroe dei due Mondi
L’isola di Caprera, collegata con un lungo ponte a La Maddalena, ospita il Museo Garibaldino. Gli edifici, tra cui la famosa “Casa Bianca”, inseriti in un ambiente naturale meraviglioso, furono la dimora di Giuseppe Garibaldi dal 1854 al 1882, anno della sua morte.
Un paradiso marino a due passi dalla Corsica.
Lungo la costa Nord-Occidentale dell’isola è situato l’arcipelago della Maddalena.
E’ composto da due isole maggiori, La Maddalena e Caprera, e cinque minori Razzoli, Budelli, Santa Maria, Spargi e Santo Stefano, più un’infinità di scogli e isolotti tutti da scoprire. Il tutto costituisce una straordinaria riserva naturale.
Il gioiello medioevale del capoluogo gallurese.
Bell’edificio in granito grigio della Gallura eretto tra l’XI e il XIII sec. in tre fasi distinte. Ha la facciata tripartita da due lesene e campanile a vela aggiunto successivamente. Lungo i lati e sull’abside si notano una serie di archetti romanici che poggiano su lesene. All’interno le tre navate sono separate da archi con colonne e pilastri.