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10 COSE DA NON PERDERE

  • Il Parco Naturale Regionale dei Sette Fratelli:
    boschi fittissimi, cervi in libertà e rocce scolpite dal vento. 
  • Sa Perda’e Subu’e Pari:
    una roccia granitica davvero spettacolare: nel tempo l’acqua e gli altri agenti atmosferici hanno modellato la pietra dandole un aspetto originale, infatti è nota anche come “Testa di Garibaldi” per la somiglianza con il profilo del busto dell’eroe.
  • I cestini di Sinnai:
    in giunco e paglia di grano dalle tipiche forme a canestro e corbula con colorazioni gialle e rosse a motivi geometrici o floreali.
  • Tomba dei giganti di is Concias nel bosco dei Sette Fratelli:
    tomba megalitica del periodo nuragico (1600-500 a.C.). La “facciata” ha la classica forma a protome taurina (testa di toro)
  • Casa museo Sa Dom’e farra a Quartu S. Elena:
    il museo ricavato in una vecchia abitazione campidanese, espone numerosissimi oggetti appartenenti alla tradizione contadina ottocentesca quartese. Imperdibile per chi ama osservare da vicino come vivevano e quali strumenti utilizzavano i contadini sardi vissuti nel secolo scorso.
  • Il pane coccoi e modditzosu,
    giudicati da Valery, nel suo “viaggio in Sardegna”, il miglior pane d’Italia e di Francia.
  • La chiesa di N. S. d’Itria e di S. Ilario,
    risalenti al XIII secolo di impianto romanico con capitelli di ricavati da templi pagani.
  • Museo del cervo sardo,
    nel comprensorio di Campu Omu presso la caserma forestale Umberto Noci,
    reperti riguardanti il cervo sardo e proiezione di audiovisivi.
  • I grandi panorami sul Golfo di Cagliari
    e sul basso campidano da uno dei tanti punti panoramici del monte dei Sette Faratelli.
  • Sagra delle ciliegie, compiendo una piccola deviazione lungo la ss. 125  dopo S. Gregorio  si incontra il paese di Burcei dove tra fine maggio e i primi di giugno si possono gustare le rinomate e gustose ciliegie.