Home E Guida Turistica E SPIAGGE>GOLFO DI CAGLIARI EST>IL TERRITORIO 

prima pagina  | spiagge  | la zona  | da fare  | di servizio  | fare la spesa  | shopping  
mangiar fuori  | vita notturna  | dormire  | case affitto 

IL GOLFO DI CAGLIARI EST

  • dove: in provincia di Cagliari, comuni di Quartu S. Elena, Sinnai, Maracalagonis,
    Villasimius
  • posizione: Costa Sud – Orientale della Sardegna
  • lunghezza: circa 50 km (da Capo S. Elia a Capo Boi)
  • centri abitati sul mare: Cagliari, Geremeas, Solanas, Torre delle Stelle, Villasimius

La zona
La vasta zona compresa nel territorio della XXIV Comunità Montana “Serpeddì”, rappresenta per la Sardegna un’area di immenso interesse. Le ragioni sono tante, dalla grande varietà della flora e della fauna alla presenza di realtà sociali che mantengono intatte le antiche culture campidanesi.
A ridosso del capo di monte Moru si trova l’antico insediamento agro-pastorale di Geremeas, frazione di Maracalagonis che si distende ai piedi di un bel scenario montuoso, malgrado le gli  intereventi turistici che colmano le pendici del promontorio proteso sul mare.
In una fascia di terreno compresa tra il monte Nieddu e il mare, in mezzo a ripide colline degradanti sul mare, superato il piccolo promontorio di Baccu Mandara, troviamo l’esteso agglomerato di Torre delle Stelle: formato da una fitta edificazione di villette che si spinge sino alle spiagge di Cannesisa e Genna ‘e Mari.
Solanas è una frazione di Sinnai distesa in una piccola piana allo sbocco di una valletta, presso un ampio arco di spiaggia allungato a sud-est fino a Capo Boi. La zona, frapposta tra l’immensa foresta demaniale di Sette Fratelli e il mare, si anima soprattutto d’estate, mentre d’inverno è sostanzialmente disabitata.

La Natura
La zona fa parte dell’immenso territorio della foresta dei Sette Fratelli, Un’area ricca di suggestive emergenze granitiche e di profonde valli ricoperte da lecci, sughere e conifere. E’ una delle selve più vaste di tutta l’isola: vi si incontrano magnifiche leccete con corbezzolo, erica, alaterno, lillatro, mirto, ginepro coccolone e lentaggine dalle candide infiorescenze; in un foltissimo intrico reso ancora più ostile e impenetrabile dall’abbondanza di caprifoglio, smilacee, edera e pungitopo.
Nei luoghi più aperti e degradati la foresta sfuma a macchia o gariga con ginestra o asfodelo. La caratteristica più interessante è data dalla vegetazione degli alvei fluviali, dove accanto a bellissimi oleandri prosperano anche salici, iperici e la bella felce osmunda regale. In questa zona solitaria, una parte della fauna originaria sarda ha potuto tuttora conservarsi, anche se in forte diminuzione rispetto al passato: abbondano cinghiali, martore, gatti selvatici, ghiri e anche il cervo sardo.
La zona costiera è un susseguirsi di piccole cale e ampie spiagge di sabbia bianchissima che si riversano sulle trasparenti e calme acque