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ARCHEOLOGIA

Il turista che ha scelto di andare in vacanza nella Costa Verde avrà anche l’opportunità di conoscere i monumenti della civiltà neolitica, nuragica e punica che si trovano nella zona.
Le prime testimonianze del Neolitico sono rintracciabili vicino agli stagni di San Giovanni e di Santa Maria, a circa 20 chilometri da Guspini, in direzione Oristano.

Da segnalare anche le pietre fitte (menhir) di Perdas Longas, simboleggianti la dea madre e il fallo e risalenti al 2000 a.C. Nel guspinese sono stati segnalati anche 45 nuraghi; si consiglia una visita ai più significativi: il nuraghe Melas, all’altezza della S.S. 126, in direzione Terralba, è un nuraghe dalla struttura complessa, risalente al 1200 a.C.

A ovest del nuraghe Melas si trova la fortezza nuragica di S’Aurecci (800 a.C.): il sito è raggiungibile passando dalla S.S. 126, direzione Terralba, imboccando al km 98 la strada per Santadi e continuando per circa 3 chilometri. A metà strada fra i due monumenti si trova il nuraghe Brunku ‘e S’Orku (1200 a.C.): è individuabile percorrendo la strada provinciale per Santadi.

La civiltà cartaginese ha lasciato nel territorio l’importantissima testimonianza della città di Neapolis; i resti si trovano a circa 20 chilometri da Guspini, vicino allo stagno di San Giovanni. La città fu fondata nel VI secolo a.C., in un’area già frequentata dall’insediamento umano fin dal Neolitico Recente.
Di grande interesse il ritrovamento di alcune statuine ex-voto dalla tipica iconografia siro-palestinese, conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Neapolis acquistò una certa importanza con l’arrivo dei romani: raggiunse l’estensione di ben 34 ettari, venne cinta di mura, ospitando al suo interno addirittura due centri termali.

Archeologia industriale
Tra la vallata degradante verso il mare e quella che conduce a Guspini, completamente immerso in una natura boschiva ricchissima e intatta, troviamo il villaggio semispopolato di Montevecchio : una sorta di city in miniatura, vero gioiello ambientale e urbanistico fino agli anni sessanta.

Notevoli le strutture architettoniche dell’ottocentesco Palazzo della Direzione (oggi destinato a museo), che conserva dei magnifici affreschi liberty, e delle abitazioni della Foresteria.

A metà strada tra Montevecchio e il deserto costiero sorge il piccolo centro di Ingurtosu : splendida la direzione della miniera, costruita come un castello inglese e fornita di ballatoi lignei che appaiono sulla strada allo stupefatto visitatore, dopo aver superato un arco ricavato all’interno della struttura.