Sulcis-iglesiente | Portoscuso Sant’Antioco e Isola di S. Pietro | dal Golfo di Palmas a Capo Teulada | da Capo Malfatano a Nora
DA CAPO MALFATANO A NORA.
Subito dopo Capo Malfatano comincia uno dei più bei tratti di costa sarda, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto paesaggistico. Calette sabbiose e cordoni di dune si alternano a una costa rocciosa e frastagliata, digradante dolcemente verso il mare e abbellita qua e là da scogli e isolotti.
Anche la vegetazione è rigogliosa e interessante. Dominano cisto, lentischio e olivastro, ma a tratti la macchia è formata quasi esclusivamente dal ginepro sabino. Percorrendo questo splendido ambiente, ancora quasi intatto, l’attenzione è attratta dal promontorio granitico di Capo Spartivento, ricoperto da una macchia mediterranea fittissima e dove spunta isolato un faro abbandonato: qui ha inizio la zona di Chia una delle più suggestive del Mediterraneo.
Abbandonato il comune di Domusdemaria, comincia il territorio di Pula , un’area più densamente antropizzata e coltivata, ricca di pinete artificiali che dominano tutta la costa di Santa Margherita.
A ridosso del litorale si erge il massiccio montuoso granitico di Capoterra, racchiuso nel complesso forestale più grande dell’isola. Un’unica selva compatta si stende in linea d’aria da Nord a Sud per circa 30 km.
Anche questo territorio fu scelto dai Fenici come approdo; qui la popolazione semitica fondò la bella città di Nora. Sorta come insediamento costiero Nora fu occupata successivamente dai Punici e dai Romani.