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TEULADA E IL SUO TERRITORIO
- dove: in provincia di Cagliari
- posizione: costa meridionale della Sardegna, fra Capo Spartivento E Capo Piombino. Da qui Cap Serrat e l’Africa distano appena 189 km.
La Zona e la natura
La strada corre parallela al mare rasentando lo stagno di Chia, posto davanti alle spiagge della Colonia e di Porto Campana.
Subito dopo Capo Malfatano comincia uno dei più bei tratti di costa sarda, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto paesaggistico.
Calette sabbiose e cordoni di dune si alternano a una costa rocciosa e frastagliata, digradante dolcemente verso il mare e abbellita qua e là da scogli e isolotti. Anche la vegetazione è rigogliosa e interessante.
Dominano cisto, lentischio e olivastro, ma a tratti la macchia è formata quasi esclusivamente dal ginepro sabino.
Percorrendo questo splendido ambiente, ancora quasi intatto, l’attenzione è attratta dal promontorio granitico di Capo Spartivento, ricoperto da una macchia mediterranea fittissima e dove spunta isolato un faro abbandonato.
Subito dopo, la costa cambia improvvisamente, assumendo il suggestivo aspetto della costa a “rias”.
La vista si apre su tre splendide insenature: Perda Longa, sassosa, Tuerredda, magnifica e sabbiosa con l’isolotto omonimo e Porto Malfatano. La strada comincia a salire tagliando il Capo Malfatano, che reca sulla punta una torre spagnola.
Alla successiva selletta si apre uno splendido colpo d’occhio: la costa è frastagliata, con scogli affioranti e in lontananza la granitica Isola Rossa. Dopo qualche chilometro si arriva a Capo Piscinnì, dove si trova un’altra torre litoranea del Seicento.
Per un breve tratto la costa è movimentata da baie e piccoli promontori, sino a Porto Teulada, profonda insenatura chiusa dalla torre del Budello.
Poco lontano si trova Teulada. Nel paese interessante la chiesa di San Francesco, di forme tardogotiche.
Da segnalare nel territorio la presenza di numerosi nuraghi (Arrubiu, Perdaia, Antoni Piu) e la chiesetta di Sant’Isidoro, con campanile seicentesco.
Qui è fiorente l’arte del ricamo (tovaglie), della tessitura (arazzi e tappeti) e l’artigianato della pelle.
Tutto il territorio è attualmente zona militare, sottratto agli amanti della natura, ma anche, in compenso, al riparo dai disastrosi insediamenti turistici dilagati negli ultimi decenni nel territorio circostante.