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consigli  | se ti serve… in Sardegna 

UN FOTOGRAFO PER VOI
a cura di Mattia Vacca  

Per tutti coloro che amano visitare e conoscere i luoghi attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica, la Sardegna è veramente unica.

L’isola offre infiniti spunti fotografici, dal paesaggio all’archeologia, dal mare alla montagna, dalle feste paesane alla fotografia naturalistica. Basta avere un poco di curiosità, di sensibilità e una giusta dose di volontà per ottenere delle belle fotografie, se non proprio originali, almeno più apprezzabili di quelle fate a caso, senza pensarci, “tanto la macchina fotografica è automatica”.

Nel variopinto mondo degli appassionati della fotografia, sono molti quelli già in possesso di una buona tecnica e di buon gusto, mentre altri usano la macchina fotografica con piacere ma solo in occasione delle vacanze. È soprattutto a questi ultimi che mi rivolgo con dei consigli che riguardano alcuni aspetti tecnici ma anche e soprattutto con spunti sulle più belle località da fotografare.
È un modo per condividere con voi la mia esperienza, per raccontarvi la mia passione, per farvi conoscere le emozioni che può regalare la macchina fotografica quando incontra uno stupendo soggetto: la Sardegna.

Non un corso di fotografia quindi ma semplici consigli, per così dire, in pillole, da sperimentare e fare propri.

Fotografia al mare
Stile fotografico: mare

Una delle principali attrattive della Sardegna, sono le sue magnifiche coste, quindi iniziamo con qualche suggerimento sulle foto da fare al mare.

Il primo consiglio che vi do è sulle foto fatte in spiaggia o in acqua.

Perché il paesaggio e soprattutto le persone “vengano bene” usate sempre il flash: “…ma come”, direte voi, “qui c’è un sole che spacca le pietre, a che mi serve il flash?”. Ebbene, proprio quando la luce è più forte, come quella del sole estivo, il rischio che si formino delle ombre scure e sgradevoli sui volti è molto alto. Il flash allora serve proprio a schiarire queste ombre; la sua luce si aggiunge a quella del sole senza tuttavia cancellarne gli effetti.

Se la vostra macchina fotografica (o il flash) lo consente, sottoesponete la luce flash di circa 1 EV (equivalente a un diaframma) o poco più, avrete una resa più equilibrata tra luci ed ombre.
Questa tecnica si chiama fill flash; ma ricordate non è necessario usarla se fotografate durante le primissime ore del mattino o nel tardo pomeriggio.

Sempre per gli stacanovisti del mare, un altro consiglio: usate il filtro polarizzatore.Il suo effetto più evidente è quello di aumentare la trasparenza dell’acqua eliminando i riflessi superficiali.
Le cartoline e le foto che vedete sulle riviste più famose, quelle con il mare dai bellissimi colori verdi, celesti, azzurri, sono fatte utilizzando questo accorgimento.
Ricordate: l’effetto di questo filtro si può dosare ruotando una apposita ghiera ed è visibile dal mirino.
In alcune situazioni (esempio in controluce) l’effetto è praticamente nullo: tanto vale non usarlo.

Per montare questo filtro (come qualsiasi altro filtro) controllate se l’obiettivo della vostra fotocamera ha l’apposita filettatura: nessun problema per chi è dotato di una reflex 35mm, mentre purtroppo sono pochissime le compatte con questa caratteristica.

Fotografare i paesaggi
Stile fotografico: paesaggio

Se volete fotografare qualche bel paesaggio, il primo accessorio che dovreste avere è una buona sveglia… e la buona volontà di non spegnerla! Lo so, siete in vacanza, avete lavorato tutto l’anno, però sono proprio le primissime ore del giorno le più adatte alla foto di paesaggio, e per vari motivi.
Per iniziare l’aria è più pulita, ma, soprattutto, la luce del sole basso sull’orizzonte è molto “plastica”, perché mette in risalto forme e volumi, ed è allo stesso tempo “morbida”, perché non crea ombre troppo scure o zone illuminate eccessivamente chiare.
In alternativa si può attendere la luce serale, che precede di una o due ore il tramonto: la qualità della luce è praticamente la stessa, però l’aria è meno pulita.
Con tutto ciò non voglio dire che sia proibito fare foto di paesaggio nelle ore centrali della giornata, ma se seguite questo consiglio, sono sicuro noterete la differenza.

Un cenno riguardo all’inquadratura: se vi è possibile mettete in primo piano qualche elemento caratteristico (una roccia, un cespuglio fiorito…), darà profondità all’immagine. Troppo spesso un paesaggio interessante viene banalizzato da una visione bidimensionale, troppo piatta e impersonale.

Fotografia di siti archeologici
Stile fotografico: archeologia

La Sardegna è terra di nuraghi, menhir, tombe di giganti…, costruzioni megalitiche, fatte con grandi pietre, testimonianza della storia più antica dell’isola.

È bene fotografare questi soggetti utilizzando la luce laterale, “radente”; è così, infatti, che riuscirete a mettere in risalto la grande varietà di colori, di superfici e forme di questi enormi monumenti. La luce laterale, al contrario di quella che viene dalle spalle del fotografo, è quella che, grazie alle ombre che crea sul lato non illuminato, da più volume agli oggetti.
In questo caso, come per i paesaggi, è preferibile fotografare di primo mattino o nel tardo pomeriggio, quando la luce è morbida (ombre non troppo scure). Purtroppo gli orari di visita di alcuni siti archeologici non consentono questa libertà di scelta.

Alcune località “fotogeniche”

Capo Caccia
A pochi chilometri da Alghero (nella costa nord occidentale).
Splendide scogliere a picco sul mare.
Una strada panoramica porta al “Belvedere” dal quale si gode la vista sull’isolotto della “Foradada”.
Non accontentatevi di questo veduta, seguite (con la dovuta cautela) la scogliera verso sinistra, per scoprire nuovi entusiasmanti punti di vista.
Stile fotografico suggerito: paesaggio + mare.

Capo Testa
Vicino a Santa Teresa Gallura (Costa nord dell’isola).
Le rocce granitiche che trovate in questa zona sono vere e proprie sculture naturali che mare, vento e agenti atmosferici hanno lavorato nel corso dei millenni.
Potete veramente sbizzarrirvi a interpretarne le forme e catturarle col vostro obiettivo.
Se avete voglia di sgranchirvi le gambe e amate passeggiare, imboccate il sentiero che dall’istmo conduce alla cosiddetta “Valle della Luna”, non resta che aggirarsi tra le rocce e trovare ispirazione.
Stile fotografico suggerito: paesaggio + mare.

Spiaggia di Cala Luna
Partenza da Cala Gonone (costa orientale, vicino a Dorgali, provincia di Nuoro).
Ogni giorno partono dal porto di Cala Gonone i barconi che portano a questa spiaggia considerata tra le più belle della Sardegna.
Cercate di partire col primo barcone per evitare la folla e avere una luce migliore.
Stile fotografico suggerito: mare.

Spiaggia del Timi Ama
A pochi chilometri da Villasimius (provincia di Cagliari, costa meridionale).
Una splendida spiaggia dalla sabbia bianchissima e con una piccola laguna costiera alle spalle.
Si possono intravedere anche interessanti affioramenti di roccia.
Stile fotografico suggerito: mare

Spiaggia di Porto Pino
Sulla costa sud occidentale, a circa 30 km da Iglesias.
Una bellissima spiaggia, meno battuta dal turismo di massa.
Fatevi una bella passeggiata verso sud (a sinistra guardando il mare) sino ad arrivare alle meravigliose dune di sabbia.
Non credo sia necessario aggiungere altro…
Stile fotografico suggerito: paesaggio + mare.

Supramonte di Oliena
Centro Sardegna, provincia di Nuoro.
La zona del Supramonte di Oliena è uno spettacolo montano affascinante, un paesaggio suggestivo, unico, un cuore di roccia al centro dell’isola, che rivela panorami mozzafiato.
Oliena incorniciata dai suoi monti dai bianchi calcari, è un originale quadro.
Ottimi spunti si possono cogliere se si percorre la strada che collega Nuoro a Orosei; qui, infatti, è facile scattare una foto d’insieme che abbracci una vasta porzione di territorio.
Se invece preferite una foto più ravvicinata, seguite la strada che collega Nuoro a Oliena; oppure quella che da Nuoro, passa per Oliena e sorpassando il paese va verso Su Gologone (qui potete fermarvi anche per visitare la bellissima sorgente).
Chi avesse voglia di fare qualche escursione a piedi (evitate però i mesi più caldi di luglio e agosto) può recarsi in località Monte Maccione; da qui è possibile seguire una strada bianca (percorribile in auto solo in parte) che conduce ad un altopiano dal quale vari sentieri conducono sino alle cime del Supramonte.
Stile fotografico suggerito: paesaggio.

Supramonte di Dorgali
Centro Sardegna, provincia di Nuoro.
Dalla strada che collega Dorgali a Baunei (in prossimità di una casa cantoniera) si godono splendide viste sulla Gola di Gorroppu, alle cui spalle si trovano le cime del Supramonte di Orgosolo.
Queste foto “vengono bene” la mattina, in quanto la sera il sole è in controluce.
Stile fotografico consigliato: paesaggio.

Monti dei Sette Fratelli
Nella zona del Sarrabus, nel lembo sud orientale dell’isola.
Questi monti si trovano a circa 30 km da Cagliari, lungo la strada statale 125 che porta a Muravera.
Dalla caserma della forestale U. Noci si scende nella valle di Maidopis dalla quale si dipartono vari sentieri (ben segnalati) che conducono alle cime o comunque a punti panoramici.
Di particolare interesse le forme assunte dalle rocce granitiche.
Stile fotografico suggerito: paesaggio

Giara di Gesturi.
Nel centro-sud, in provincia di Cagliari.
La zona è famosa per una razza di cavalli autoctona che qui vive allo stato selvaggio, i cavallini della Giara.
L’altopiano basaltico (giara è termine paleosardo) è ricoperto da folta vegetazione di querce da sughero e ospita numerosi laghetti (presenti solo in inverno per le abbondanti pioggie) chiamati dagli abitanti della zona “pauli”.
I cavalli possono essere fotografati con un po’ di fortuna e con un buon teleobiettivo.
Non mancano comunque ottimi soggetti, più facili: querce, rocce, pauli, fiori (a primavera enormi distese di ranuncoli), il paesaggio intorno, la vita pastorale.
Stile fotografico suggerito: paesaggio

Reggia nuragica di Barumini
Nel centro sud, in provincia di Cagliari.
Non lontano dal paese di Barumini (abbinabile alla visita della Giara di Gesturi) si trova questo complesso nuragico imponente, circondato da numerose torri secondarie e da un villaggio di capanne molto ben conservato.
Stile fotografico suggerito: archeologia.

Nuraghe Losa
Sardegna centro occidentale, provincia di Oristano. 123simo km della strada statale 131 Cagliari-Sassari, nei pressi dello svincolo per Nuoro.
Nei pressi di Abbasanta si trova uno dei più grandi nuraghi della Sardegna.
A vederlo da lontano non si direbbe, ma poi man mano che ci si avvicina la sua mole aumenta sempre più.
Stile fotografico suggerito: archeologia

Santa Cristina
Nella Sardegna centro occidentale, in provincia di Oristano.
Altra località archeologica non distante dal nuraghe Losa (circa 10 Km in direzione Sud).
E’ un importante santuario nuragico con un pozzo sacro sotterraneo molto ben conservato.
Stile fotografico suggerito: archeologia.

Necropoli di Montessu
Villaperuccio (CA), nella zona del Sulcis-Iglesiente, nel Sud Ovest dell’isola.
Questa necropoli, costituita da numerose tombe, domus de janas, si trova vicino a Villaperuccio (nell’Iglesiente, non lontano da Carbonia; è abbinabile alla visita di Porto Pino). Molto interessanti alcuni bassorilievi all’interno delle tombe.
Stile fotografico suggerito: archeologia.