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le tradizioni e le feste
In poche comunità della Sardegna, come in quelle barbaricine, è forte e radicato il senso di appartenenza alla storia dei propri luoghi, così come è tenace la memoria del proprio passato.
Ne discende un innato sentimento della tradizione e della conservazione delle usanze e dei costumi (a Nuoro c’è il Museo della Vita e delle Tradizioni popolari).

E’ nota l’ospitalità che il barbaricino dispensa al forestiero (“s’istranzu”): a lui si riservano una cura e un rispetto quasi religiosi.
Ogni singola tradizione è anche una manifestazione di cultura e storia locale, nelle sagre, nelle feste religiose, durante il carnevale.

Queste le principali ricorrenze:

  • il 17 gennaio: festa di S.Antonio Abate, giorno di fuochi all’aperto in tutte le comunità (a Mamoiada è anche la data della prima uscita dei “mamuthones”)
  • La Pasqua: “S’incontru” ad Oliena; “S’iscravamentu” a Sarule
  • Primi di Maggio: festa campestre di S.Franziscu a Lula
  • Primi di Giugno: festa della Madonna de sos Martires a Fonni
  • Ultima domenica di Luglio: festa della Madonna d’Itria a Gavoi
  • il 15 Agosto: festa dell’Assunta ad Orgosolo
  • Ultima domenica d’Agosto: festa de Su Redentore a Nuoro
  • A Settembre: festa campestre della Madonna di Gonare a Orani e Sarule

>mamuthones<
misteriose figure carnevalesche col viso nascosto da una maschera lignea e col corpo ricoperto da una nera mastruca avvolta da un pesante fardello di campanacci. Li accompagnano “sos issohadores”.
Assimilabili a queste figure sono “sos merdules” di Ottana e “sos thurpos” di Orotelli.