JAMES BROWN
Alghero, Anfiteatro comunale 26 luglio – ore 21,30
E’ l’avvenimento dell’estate, annunciato al fotofinish e dall’eco del grande concerto di Umbria Jazz a Roma: è James Brown!
Il mito del soul, la leggenda americana delle voci nere e un caratterino da “teddy boy”, arriva con la sua grande orchestra, al FestivAlguer, sabato 26 luglio, ore 21,30, all’Anfiteatro comunale di Alghero, allestito sul lungomare nel Centro Congressi Maria Pia.
Amato, odiato, temuto personaggio straordinario della cultura afro-americana, James Brown rimane ancora oggi uno degli artisti che più hanno influenzato la musica degli ultimi quaranta anni.
James Brown presenterà in anteprima il nuovo disco (chi lo ha sentito assicura che è un grande album!), che farà da colonna sonora al nuovo “Rocky” di Sylvester Stallone (ricordate “Living in America” per “Rocky IV”?) e tutti i grandi classici del soul che hanno accompagnato sin qui la carriera del “Godfather of Soul”: “Night train”, “Papa’s got a brand new bag”, “I got you (I feel good)”, “Say it loud – I’m black and I’m proud”, “Sex machine”, “Make it funky”.
Le nuove generazioni riscoprono, di anno in anno, la musica di James Brown: molti artisti, tra questi i Fine Young Cannibal, Sinead O’Connor e George Michael, trovano in lui una fonte inesauribile d’ispirazione, mentre non si contano le volte in cui la sua musica è stata campionata dai rappers. James Brown, the Godfather of Soul, nasce a Macon, Georgia, nel 1933.
Esordisce alla fine degli anni Quaranta come interprete di gospel, destreggiandosi anche alla batteria, all’organo ed al pianoforte.
Da giovane si avvicina al gospel grazie a Bobby Byrd, ma la sua vera vocazione è il rhythm&blues, tanto che a metà degli anni ’50 fonda il gruppo dei Famous Flames, che unisce musica sacra e profana,con i quali è sotto contratto con una delle più celebri case discografiche dell’epoca, la King Records.
Diventa ben presto un punto di riferimento per la musica nera e i suoi interpreti.
Il primo suo grande successo (vanta ben quaranta dischi d’oro) è Please, Please, Please del 1956. La sua fama cresce dopo i primi concerti: sul palco James trasmette una carica travolgente che gli vale il soprannome di “Mr.Dynamite”.
Negli anni ’60, Brown è stabilmente in vetta alle classifiche dei dischi di rhythm and blues con i brani Prisoner of Love, I Got You, It’s a Man’s World, Cold Sweat e Say It Loud, I’m Black and I’m Proud.
Grazie alla sua popolarità, Brown riesce a trasmettere messaggi su temi sociali ed esistenziali, come l’importanza dell’istruzione o la necessità di migliorare la propria condizione individuale e sociale.
Tra gli altri grandi successi, si ricordano It’s Too Funky in here, I Got the Feelin’. Bandiera dell’orgoglio nero e del patriottismo americano, nel ’70 pubblica la travolgente Get up I feel like being a sex machine, tornata di recente in classifica come colonna sonora di uno spot. Mitica resta la sua partecipazione al film Th.
Partecipa inoltre al film The Blues Brothers (1980) con John Belushi e Dan Aykroyd, a fianco di altre stelle della musica come Aretha Franklin, Cab Calloway, la Blues Brothers Band e Ray Charles.
Negli anni Ottanta e Novanta prosegue l’attività di concerti e incisioni, incoraggiando la rivalità tra Prince e Michael Jackson, da lui considerati suoi successori.