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  La Cronaca della Composizione

 

Nel 1856 Brahms scrisse a Clara Schumann, moglie del compositore appena scomparso, di aver trovato tra le carte del marito una serie di appunti per la composizione di un deutsches requiem.

L’idea di comporre una cantata funebre prese però corpo soltanto qualche tempo dopo, nell’autunno del 1859.

A quell’epoca risale la musica della seconda parte del Requiem, che in origine faceva parte di un concerto per due pianoforti e sarà in seguito trasformata nel Concerto per pianoforte in re minore.
Non è sicuro se a quel punto Brahms avesse già deciso di usare questa musica per Ein deutsches Requiem, ma in ogni caso essa è la pagina musicalmente più antica dell’intera cantata.

Il 2 Febbraio del 1865 morì ad Amburgo la madre di Brahms, Johanna Henrica Christiana Nissen, una donna semplice, profondamente amata dal figlio.
E’ il contraccolpo emotivo che spinge Brahms a riprendere in mano il vecchio progetto.

Già nell’aprile dello stesso anno Brahms inviava a Clara Schumann il coro, destinato a diventare la quarta parte del lavoro.
Il grosso della partitura fu composto nella primavera dell’anno seguente, ed in estate, tra Karlsruhe e Winterthur, mentre Brahms era ospite in casa dell’amico Julius Allgeyer e poi dell’editore Rieter.

L’esecuzione di tre movimenti dal Deutsches Requiem avvenne per la prima volta nella Redoutensaal di Vienna, il primo dicembre del 1867, con la direzione di Johann von Herbeck.
Fu un fiasco completo.
La pessima preparazione del concerto portò ad un clamoroso incidente: non disponendo dell’organo, Brahms assegnò il pedale di re nella fuga finale del terzo movimento al timpano.
Il percussionista, interpretando male l’indicazione ricevuta, suonò a tutta forza le 36 misure finali della fuga, coprendo coro e orchestra e lasciando il pubblico sconcertato.

La prima esecuzione del Requiem in sei movimenti fu invece un successo grandioso.
Il Venerdì Santo del 1868 nel Duomo di Brema oltre duemila persone ascoltarono il nuovo lavoro con il coro e l’orchestra, preparati con grandissima cura da Karl Reinthaler, e diretti dallo stesso Brahms.
Ad applaudirlo i suoi più cari amici, in testa Clara Schumann, venuti da ogni parte della Germania per sostenere colui che Schumann aveva indicato come il nuovo messia musicale. Un messia fin troppo atteso ad un’opera degna della grandezza in lui profetizzata.

Nonostante l’ubriacante successo riportato, Brahms, sempre critico verso il suo lavoro, notò un certo squilibrio nella forma complessiva dell’opera. Aggiunse perciò un settimo movimento, Ihr habt nur Taurigkeir, l’aria per soprano e lo collocò in posizione strategica, come quinta parte del Requiem.

In quest’ultima e più compiuta forma, Ein deutsches Requiem fu eseguito per la prima volta a Lipsia il 18 Febbraio 1869, sotto la direzione di Carl Reinecke.