Home E LA STORIA DELLA SARDEGNA>ETA’ NURAGICA>LE ORIGINI 

[il nuraghe la società il villaggio ]  [la religiosità ]  [il culto dei morti ]  [ceramica bronzi scultura ]

Intorno al 1600 a.C. iniziò il lungo cammino del Popolo dei Nuraghi.

La Civiltà Nuragica nacque dall’incontro di genti mediterranee di culture diverse, sul suolo del piccolo continente sardo. Nacque in Sardegna e non in altro luogo e fu la Sardegna a dare una forma così inconfondibile alla fusione di quelle culture.

In quel periodo una serie di mutamenti provocò una profonda trasformazione nelle comunità sarde, che passarono da un modo di vivere relativamente pacifico ad uno stile di vita molto più bellicoso. Il rame, fino a quel momento poco usato in Sardegna, iniziò a circolare con maggior frequenza e gli scavi ci restituiscono una quantità di oggetti metallici di natura chiaramente guerriera, come pugnali e punte di freccia.

Il cambiamento fu profondo e investì molti aspetti della vita di quegli uomini: per questo gli archeologi hanno ipotizzato l’arrivo nell’isola di una nuova ondata di abitanti (probabilmente attratti dalle risorse minerarie dell’isola), i quali avrebbero portato nuovi modelli di vita e competenze tecniche. Anche il tipo fisico dei sardi subì diversi cambiamenti: numerosi resti ossei di quel periodo indicano la presenza di individui dalle caratteristiche somatiche di tipo più marcatamente indoeuropeo, mentre i resti ossei più antichi disegnano uomini di ceppo euroafricano.

Muta il tipo di abitazione: vengono costruiti i primi edifici fortificati, i protonuraghi. Due esempi significativi di protonuraghe sono la capanna circolare di Sa Korona di Villagreca nel Campidano di Cagliari e la capanna di forma allungata di Brunku Madugui, nella zona di Gesturi (CA).