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MONTE GRANATICO

  • cosa: sede dell’antico Monte Granatico di Arbus

  • età: fine XVIII secolo
  • motivi per una visita: un’occasione per capire la vita degli agricoltori sardi dei secoli passati
  • dove: nel centro abitato

Cosa era un Monte Granatico
era una vera e propria banca del grano.
Il grano veniva prestato agli agricoltori per la semina. Dopo il raccolto dovevano restituirlo al Monte.

Il Monte Granatico nasceva per regolamentare il prestito del grano verso i contadini più poveri; prestito che era in mano ad usurai senza scrupoli che applicavano interessi elevatissimi

In Sardegna i primi Monti Granatici furono istituiti dal governo spagnolo nel 1624.
E solo nel 1927 scomparvero, trasformati nelle Casse Comunali di Credito Agrario

Descrizione
il Monte Granatico di Arbus è un edificio molto semplice a pianta rettangolare, con una suprficie di circa 300 mq. Si sviluppa su due piani e ha una copertura a due spioventi.

I muri, attualmente, sono in conci a vista, di dimensioni diverse.
Il materiale utilizzato per i conci è il granito locale. Come legante è stata usata una malta a base di calce. E molto probabile che in origine i muri fossero intonacati.

All’interno, un ambiente ampio caratterizzato da arcate a tutto sesto e a sesto acuto.

Più precisamente…
La facciata ha la forma di un rettangolo orizzontale delimitato da una cornice sporgente. Il rettangolo è sormontato da un timpano caratterizzato da una leggera cornice e arricchito da una decorazione circolare.

Sempre nella facciata è ben visibile un ampio arco, realizzato in mattoni pieni di laterizio, che serviva per alleggerire il carico delle strutture murarie che gravavano sulla parte centrale della facciata.

Il portone dell’ingresso principale è quello originale, antico, in legno massello.
Sopra il portone, due lapidi sovrapposte, realizzate una in trachite e l’altra in marmo bianco tipo marmo di Carrara, con le relative epigrafi.

Sul lato sud, una serie di contrafforti contengono le spinte del terreno sovrastante e le spinte della struttura portante della copertura.

Sul lato nord, l’ingresso secondario.

Curiosità
La facciata un tempo era dotato di un ingresso di dimensioni idonee al transito di un carro trainato da un giogo di buoi.

Attraverso questi Monti, divenuti un organismo anche di divulgazione delle tecniche operative, si inculcò negli operatori la convenienza del “berenile”, cioé della rotazione biennale con riposo a pascolo oppure con la semina di essenze miglioratrici, come le leguminose.

Un’antica ricevuta in spagnolo
” Libro en q. se apuentan los prestemes del Monte Numario. Con la presente confissa PepY Crucas Azeny massayo de Arbus haver ressibido del Desp. rio del Monte Num Ant. Dessy quatro reales affin de comprarse una reja (vomere) de arado, y se obbliga bolverlos un con su inters portados los primeros quinze de Agosto del venturo año 83 y por tal firma de su mano Arbus 16 8bre 1782 Josehp Crucas”.

(Libro in cui si annotano i prestiti del Monte Numario. Con la presente (nota) confessa Pepy Crucas Azeni massaio di Arbus aver ricevuto dal Depositario del Monte Numario Ant. Dessy quattro reali al fine di acquistare un vomere per l’aratro, obbligandosi a renderlo con gli interessi entro i primi quindici giorni del prossimo agosto 1783 e per questo appone la propria firma, Arbus 16 ottobre 1782. Joseph Crucas).