CARNEVALE SARDO 2008
gli eventi, i luoghi, le date
GENNAIO
16, S.Antonio Abate: i grandi fuochi
Mamoiada, Abbasanta, Dorgali, Torpè in moltissimi paesi della Sardegna la notte è illuminata da grandi fuochi. E’ l’inizio del Carnevale tradizionale: le maschere fanno la loro prima comparsa e intorno ai fuochi si canta e si balla con un buon bicchiere di vino a riscaldare i cuori. E sentirai l’eco di antichi riti, emergere dal crepitare dei fuochi, dai suoni cupi dei campanacci, dai canti…
FEBBRAIO
Samugheo (Or) > Mamutzones e Urtzu [ > guarda il video su YouTube ]
Mamutzones coperti di pelli di capra, corna grandi su copricapi alti di sughero, sul corpo campanacci, il volto nero di nerofumo danzano scomposti intorno a s’Urtzu per metà caprone, per metà uomo e su ‘Omadore lo tormenta fino alla suo sacrificio.
Mamoiada (Nu) > Mamuthones e Issohadores
nel cuore della barbagia maschere nere, scure, tragiche, pelli di pecora, grappoli di campanacci, passi cadenzati, uomini soggiogati, suoni da bolgia infernale.
E se vuoi un Carnevale che non ce n’è un altro sulla terra, vattene a Mamoiada vedrai l’armento con maschere di legno, l’armento muto e prigioniero, i vecchi vinti, i giovani vincitori … un carnevale triste, … gioia condita con un po’ di fiele e aceto, miele amaro. (Salvatore Cambosu)
Ottana (Nu) > Merdules e Boes
maschere zoomorfe con lunghe corna e pelli bianche , lunghe di lana di pecora , maschere di uomini da volto sardonico, rozze, sgraziate, deformi e una filatrice silenziosa che dipana, gobba, il filo della vita
Bosa (Nu) > S’Attittidu
maschere nere e maschere bianche, lucciole, spiriti allegri nelle tenebre,simboli fallici, canti satirici
Orotelli (Nu) > Thurpos
i visi cupi e fuliginosi, i pesanti gabbani di orbace, uomini aggiogati trascinano l’aratro sotto il pungolo costante di unbovaro che non lascia tregua. Un rito agreste si ripete da secoli. L’uomo mima la bestia aggiogata
Barbagia di Ollolai (Nu) > S’Urthu, Zizzarone, Don Conte
a Fonni gli scatenati e terribili Urthos, a Gavoi il ritmo ossessivo e coinvolgente dei tamburi, a Ovodda il processo a Don Conte
Oristano > Sa Sartiglia
per le vie di Oristano l’enigma di volti impenetrabili, la furia dei cavalli, la destrezza dei cavalieri, la corsa alla stella sacra simbolo di fertilità. La Sartiglia è un gioco cavalleresco di abilità che consiste nell’infilare con la spada o con lo stocco una stella forata sospesa sul percorso. Un rito per propiziare buoni raccolti.
Santulussurgiu (Or) > Carrela ‘e nanti
Spericolata corsa di cavalli con cavalieri mascherati per le strade del centro abitato.