CARABOTTINO
- difficoltà: facile
- dove: Tavolara
In una rientranza della parete, dove la roccia è strapiombante, si scende su un bassofondo ed a circa 4 metri e mezzo si apre un largo cunicolo di origine carsica che sbocca in un canalone a 9 m di profondità.
L’interno della grotta è ricoperto di leptopsammia e di spugne; qualche aragostina sporge dalle nicchie ed un angusto cunicolo laterale è occupato da una nuvola di piccolissimi gamberi.
Seguendo il canalone e senza superare i 12 metri di profondità si giunge, dopo aver seguito la parete sulla sinistra, ad una grotta il cui fondo è tappezzato da grossi cerianti.
Sulla volta si innalzano due stretti camini, che risalgono fin quasi alla superficie, popolati da un numero incredibile di gamberi meccanici (Stenopus spinosus).
Sulle pareti tappezzate di spugne fa capolino qualche aragosta e grossi nudibranchi grattano le loro spugne preferite.
Chi vuole scendere di più, può iniziare l’immersione proprio di fronte alla grotta, dove a 24 m è posata una enorme lastra di calcare; sotto il lastrone nuotano corvine e mustelle.
Risalendo verso la superficie il bassofondo è contornato da una cigliata alta 4 metri in cui si sono formate piccole cavità e fori passanti, dove si nascondono piccole cernie e nuvole di re di triglie.
foto: triglia (E. Trainito)