SECCA DEL PAPA
- difficoltà: impegnativa
- dove: Tavolara
- posizione: a nord est della Punta del Papa
È un’immersione impegnativa perché il fondo attorno alla secca è a 42-45 m.
L’immersione va fatta a mezz’acqua sulla quota dei 30 e spesso si incontra corrente.
La secca, a nord est dell’omonima Punta del Papa, è formata da una sequenza di guglie calcaree che si innalzano dal fondo: la più elevata raggiunge i 15 metri e le altre variano tra i 24 ed i 30.
Il lato a nord ovest delle rocce è ricoperto da paramuricee dai grandi ventagli rossi e gialli (Paramuricea clavata).
La guglia principale ha una parete alta circa 20 metri ricoperta di gorgonie.
Spostandosi verso i picchi più profondi si incontrano cernie, grandi dentici e dopo l’estate enormi branchi di palamite e di ricciole.
La risalita avviene a spirale attorno al pinnacolo più alto: gli anfratti sono occupati da piccole cernie, granseole, murene e gronghi.
Vicino al cappello una spaccatura è piena di dromie dalle caratteristiche chele rosa.
Proprio sulla sommità, immersa in una nuvola di castagnole, crescono i sargassi e spesso in una cavità si può osservare il riccio diadema (Centrostephanus longispinus).
Sugli idrozoi pascolano diverse specie di nudibranchi.
Quando si è alla sbarra per la sosta di sicurezza, guardando verso il fondo si può veder passare qualche grande pesce pelagico, mentre alla fine dell’estate la corrente trasporta una gran quantità di animali planctonici, soprattutto ctenofori.