ISOLA DEI CAVOLI, SCOGLIO DEL CONGRESSO
>SCHEDA DELL’IMMERSIONE————————————————————————–
- dove: Isola dei Cavoli, Villasimius (CA)
- posizionamento: è un grosso scoglio granitico affiorante a forma di panettone posto sul lato sud – ovest dell’Isola dei Cavoli.
Dista circa 150 metri dall’isola. É facilmente riconoscibile per la presenza di un manto di guano di gabbiano e di cormorani che stazionano spesso sullo scoglio. É ridossato dai venti da sud-est. - tipo di fondale: granitico, a massi sparsi, con Posidonia sulla parte bassa
- difficoltà: facile
- profondità: 5-25 metri
- corrente: presente dopo forti venti di maestrale; talvolta forte in superficie.
- visibilità: ottima in tutte le stagioni
- temperatura estiva: 22 °C
- temperatura invernale: 13 °C
- motivi per andare sotto: presenza di piccole grotte e anfratti dove risiede fauna stanziale, una colonia di piccoli esemplari di Paramuricee ed Eunicella sul lato ovest alla profondità di ca. 18 metri
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>FAUNA
fauna ittica stanziale; crostacei; grandi colonie di Parazoanthus negli anfratti semi-oscuri (foto: esemplare di Parazoanthus) .
>DESCRIZIONE DELL’IMMERSIONE
si ormeggia la barca sul lato nord, quello che guarda verso Capo Boi.
Il fondo è abbastanza in piano quindi si presta anche per le esercitazioni dei corsi sub.
Si compie il giro orario attraversando per primo un canale con grandi massi granitici alla profondità di 12 metri, manteniamo sempre lo scoglio sul lato destro.
Effettuato il primo quarto di giro il fondale scende gradatamente e caratterizzandosi da massi granitici sempre più grandi.
Proseguendo si incontrano delle dorsali granitiche con le pareti colonizzate da Eunicelle e Paramuricee.
Inoltre iniziano a comparire alcuni anfratti di notevoli dimensioni in cui è possibile l’attraversamento ed è facile osservare alcuni esemplari di cicala (Scyllarides latus).
Le pareti prive di luce rendono questi ambienti favorevoli per la colonizzazione di Parazoanthus axinellae diventando ricche di spunti fotografici.
Si risale mantenendo lo scoglio sulla destra fino a ritrovare una piattaforma granitica un po’ inclinata sulla quale si ancora generalmente la barca.
foto di Efisio Pinna