L’OCCHIO DI DIO
- difficoltà: facile
- dove: Tavolara
Una lunga frattura percorre la parete dell’isola e in prossimità del mare forma un grottino triangolare con un masso proprio al centro: sembra l’immagine classica dell’occhio di Dio.
La fessura prosegue anche sott’acqua fino a 15 metri di fondo e termina su una spianata di sabbia bianca e sottile.
Le pareti della spaccatura sono ricoperte di alghe rosse calcaree che formano mille anfratti ricoperti da briozoi, spugne e spirografi: è una situazione da manuale.
Ci troviamo infatti in un ambiente coralligeno, tipico oltre i 40 metri, modificato data la scarsa profondità, eppure molto affascinante per la ricchezza di vita che racchiude.
All’inizio dell’estate grandi cicale vi si insediano per la riproduzione, per poi tornare a maggiori profondità.
A est e ad ovest della spaccatura si distendono frane di massi dove, senza scendere oltre i 20-25 metri, si possono incontrare corvine, grosse cernie e tante gorgonie gialle.
Durante l’estate spesso un branco di barracuda è stanziale nella zona.
foto: Corallo nero (E. Trainito)