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ANDARE IN GROTTA

Le possibili difficoltà… 

  • umidità (può arrivare al 100%)
  • temperatura bassa (dovuta alla temperatura media dell’acqua)
  • il buio
  • il silenzio

Non sottovalutate le ultime due difficoltà. Il buio e il silenzio in grotta danno sensazioni particolari e non assimilabili a quelle di tutti i giorni. Ma non abbiate nemmeno eccessivi timori, anche in questo l’esperienza insegna.

Le altre difficoltà sono legate alla fatica fisica: bisogna strisciare, salire, scendere e impegnarsi.

Tutte queste situazioni possono far nascere situazioni psicologiche particolari: 

  • timore di passaggi stretti e opprimenti
  • la paura di claustrofobia
  • paura di perdersi

… Ma di facile soluzione
Sono tutte paure che trattengono l’uomo dal fare qualcosa di pericoloso, e sono una buona prevenzione contro i pericoli.
Analizzando i problemi singolarmente ci rendiamo conto che possono essere facilmente superati.
I passaggi stretti e opprimenti vanno affrontati con la massima calma, ma questo si ottiene con un po’ di sangue freddo e di esperienza. Fondamentale è affrontare la grotta con un buon speleologo affianco.

Chi soffre di claustrofobia lo sa da molto prima di affrontare una grotta; è infatti una malattia rara i cui segnali sono chiari e facilmente riconoscibili. Se finora avete preso tranquillamente l’ascensore non avrete nessun problema in grotta. È più facile crederne di soffrirne. Perdersi è molto difficile. È comunque buona abitudine voltarsi di tanto in tanto e osservare i passaggi al contrario per poterli riconoscerli al rientro.

In grotta spesso si affrontano pozzi di diverse profondità. Superarli richiede una conoscenza approfondita delle tecniche speleologiche di progressione su corda, la conoscenza delle attrezzature necessarie e, particolare di non poco conto ma indispensabile, avere un buon impianto di illuminazione.