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ITINERARIO GASTRONOMICO-CULTURALE DEL SULCIS
Alla ricerca di sapori antichi lungo le strade della storia.
Il Sulcis, un connubio cibo-cultura di assoluto piacere.

Dal capoluogo cagliaritano, lungo la Statale 130, ci portiamo nel Sulcis, per assaporare il rinomato vino Carignano, il quale unitamente al Cannonau rappresenta il punto forte dei grandi vini rossi isolani.
E’ un vino che si abbina alla tradizionale cucina della zona, particolarmente ricca di pietanze di carne e selvaggina.
Il territorio, affianco al più conosciuto Carignano, vanta anche alcuni vini bianchi e rosati, tipici della zona di Santadi e di Teulada.

PIATTI A BASE DI PESCE
Si invita ad assaggiarli sulle coste e nelle isole del Sulcis, davanti allo stupendo scenario di un mare blu cobalto.

  • Spaghetti alla bottarga
    Ricetta semplicissima, che vede protagonista la bottarga, le uova seccate di muggine o tonno. Si grattugia nell’olio d’oliva, che, scaldato, servirà a condire la pasta.
    La perfezione del gusto con pochi, semplici ingredienti.
    – Dove andare.
    L’isola di Sant’Antioco è tutta da vedere, ma in particolare ne ricordiamo la necropoli fenicio-punica, con uno dei tophet più importanti di tutto il Mediterraneo. Interessante anche la basilica dedicata a Sant’Antioco, con catacombe paleocristiane del III secolo.
  • Cascà
    Variante sarda del couscous tunisino, è la pietanza tipica di Carloforte.
    E’ una minestra asciutta fatta di semola di grano duro, con carciofi, cardi, piselli, favette, carote. A questa base di verdure si possono aggiungere diversi ingredienti, con numerose varianti.
    La proposta più marinara è quella di unire un brasato di tonno fresco. Impareggiabile.
    – Dove andare.
    Carloforte, nell’isola di San Pietro, è un mondo a parte, che merita una visita. Popolata dai Tabarkini (abitanti genovesi dell’isola tunisina di Tabarka), conserva ancora la lingua e le tradizioni della Liguria. Oltre alle bellezze del mare, vi si può scorgere “il falco della regina”, simbolo dell’isola.
  • Sardine ripiene al forno
    Il segreto è il ripieno, formato da prezzemolo, aglio, pangrattato, pecorino grattugiato, tuorli d’uovo. Da irrorare con la vernaccia.
    Una ricetta facile per un risultato di sicura riuscita.
    – Dove andare.
    Non si può non andare a Nora, antica città che conserva imponenti vestigia della civiltà romana: le terme, il foro, un tempio, un teatro. Per rituffarsi nell’atmosfera magica dell’antica Urbe.
  • Tonno in salsa piccante
    Piatto di tonno fresco bollito, condito con una salsa di olio, aglio, acciughe, capperi, prezzemolo, limone. Da servire freddo.
    Una pietanza che sa di mare, di sole, d’estate.
    – Dove andare.
    Non dimenticate di fermarvi a Portoscuso: lì potrete ammirare l’antica tonnara di Su Pranu, con le bianche case dei pescatori perfettamente conservate. In paese si trova anche una Torre spagnola costruita nel 1597.

PIATTI A BASE DI CARNE
Si consiglia di gustarli nel cuore del Sulcis,
dove la fragranza mediterranea del mirto si può sentire nell’aria.

  • Maccaronis cum arrescottu
    Maccheroni conditi con una crema di ricotta freschissima e profumato zafferano. Da servire caldi.
    Un godimento che inizia già dal profumo.
    – Dove andare.
    Salite sul Monte Sirai, presso Carbonia: in un panorama mozzafiato potrete vedere i suggestivi resti di una fortezza punica del VII secolo a. C.
  • Maccaronis a su ferrittu
    In un tegame si scioglie del grasso di gallina od anatra, a cui si aggiungono formaggio pecorino fresco, zafferano e succo di limone.
    Con questo composto si condiscono i maccheroni fumanti: un sapore di altri tempi dal gusto unico e irripetibile.
    – Dove andare.
    Visitate le grotte di Is Zuddas, a Santadi: immersi in fiabesche architetture di cristalli e stalattiti, resterete senza fiato di fronte alle bellezze della natura più nascosta.
  • Trattalìa (interiora di agnello allo spiedo)
    Si infilzano prima il cuore, il fegato, il polmone, l’animella, e si avvolgono con gli intestini accuratamente lavati.
    Si arrostiscono spolverandoli di sale.
    E’ un piatto saporito che ci riporta al mondo mitico dei pastori.
    – Dove andare
    Non perdetevi la necropoli rupestre di Montessu, presso Villaperuccio. Risale al Neolitico recente (III millennio a. C), e con le sue oltre 40 tombe è la più interessante della preistoria sarda.
  • Agnello con finocchietto
    Agnello rosolato con cipolla, pomodori a pezzi e finocchietti selvatici. Una pietanza che ricorda spazi aperti e profumi antichi.
    – Dove andare.
    A Nuxis andate a vedere la chiesetta rurale di Sant’Elia, dalla bella pianta a croce greca. Piccolo gioiello in stile bizantino, è uno degli edifici sacri più antichi dell’isola