ABBIGLIAMENTO
di Vittorio Serra
Principale tormentone legato all’organizzazione. Si ha sempre il dubbio di prender dietro troppa roba, o troppo poca.
La tendenza è quella di prenderne troppa, stipata in angusti angoli dei nostri bagagli al seguito, malinconicamente inutilizzata a fare peso e ingombro inutili.
Per noi che andiamo in bici per fortuna esistono ormai dei capi d’abbigliamento specifici, creati con tessuti formidabili come il Windstopper/tex o altri che ci permettono di metterci al riparo dai disagi del clima con pochissimo peso e ingombro.
Tenetevi quindi aggiornati. Niente giubbotti da pseudo motociclista o maglioni della zia.
Sceglietelo comunque in funzione del clima e dei giorni in cui dovrete star via.
- Tenuta da ciclista e un cambio di scorta, questo vale anche per i calzini. A fine giornata non dovrete che lavare gli indumenti usati.
- Utile anche una tenuta casual da indossare quando non pedalate
- Dei sandali per “far respirare” i piedi al bivacco o quando si smonta dalla bici per un po’.
- Scarpe per pedalare con gli attacchi automatici per i pedali. Se siete di coloro che hanno dubbi sull’utilità di questi tanto vale che cambiate lettura (e anche sport ).
- Stesso discorso per l’uso di un buon casco, in certi frangenti potreste usare anche una bandana anche se, dopo le vicissitudini del “pirata”, questa non sia più tanto di moda.
- Come antiacqua, antivento, antifreddo non c’è niente di meglio di un buon capo wind. In questi casi, meno si lesina sulla qualità e maggior confort con minor peso avremo.