QUANDO IL TEMPO E’ CONTRO…
di Vittorio Serra
Solitamente i viaggi in bici si organizzano nella bella stagione approfittando del periodo di ferie.
La temperatura è mite, se non calda, e i fattori climatici più antipatici sono lontani. Ma ahinoi non sempre è così. Freddo, pioggia e vento, assieme o in solitaria, hanno stroncato le velleità di più di un epico viaggiatore.
È fondamentale, allora, sapersi muovere prevedendone in anticipo le mosse.
Il vento
Qui in Sardegna, ad esempio, c’è per circa 100 giorni l’anno il maestrale. Vento infido perché non è mai a favore, mai. Non sono ancora riuscito a spiegarmi una cosa del genere. Se sei in viaggio per esempio da Sassari verso Oristano o Cagliari si acquatta buono buono e non ti spinge manco a starci una settimana. Probabile che invece entrino scirocco o levante. Sempre vento in faccia, ma almeno con questi non sei costretto al rampichino in pianura.
Con il vento contrario quindi bisogna penare un po’, ma qualche accorgimento si può comunque prendere:
- Il vento tende sempre a salire e rinforzarsi nelle ore centrali della giornata, quelle più calde; diminuisce col calar del sole.
- Se vi è possibile approfittate delle prime ore del mattino e di quelle del tardo pomeriggio: farete strada senza penare. Se questo non fosse possibile, prendetevela filosofia. Se siete in gruppo o in coppia, datevi il cambio per stare in testa; gli intervalli di tempo valutateli al momento e mettete rapporti agili come se foste in salita.
Tralascio di discutere sull’andatura con il vento a favore, perché tanto non vi capiterà mai. - Il vento da “campo”. Al momento di preparare il campo, alla sera, siate accorti. Se non volete tribolare con tenda, fornello o fuoco scegliete una posizione a ridosso e ben protetta. Specie in quest’ultimo caso occorre essere cauti e razionali.