VIVERI
di Vittorio Serra
Se dovete essere autosufficienti per uno o più giorni sarà meglio che vi organizziate con dei preparati liofilizzati, vi toglieranno d’impaccio nei momenti di difficoltà energetica.
La prima colazione deve essere abbondante: una buona scorta di latte in polvere e caffè liofilizzato vi daranno modo di utilizzare l’acqua del ruscello o della fontana più vicina.
Il luogo del bivacco sceglietelo sempre vicino ad una sorgente. L’acqua serve per tutto: per lavarsi, bere e cucinare.
Se l’acqua è inquinata o avete dei dubbi sulla sua potabilità, occorre trattarla con la clorochina. Una goccia di clorochina potabilizza un litro d’acqua, anche se la prendete da una pozzanghera; al 10% potete disinfettarvi una ferita o lavare frutta o verdura dalla dubbia igiene. Non dimenticatela quindi e portatevene almeno una boccetta da 100 cc., con relativo contagocce.
Per ripulire l’acqua da grossolane impurità andrà bene anche una calza, l’importante è che non sia stata appena dimessa da una giornata di pedalata!!.
Minestroni o altro liofilizzati (i classici bustoni) vi salveranno in molte occasioni ma preferibilmente consumate cibi locali ed esagerate pure con la frutta e la verdura fresca. Una bella pagnotta di giornata assicura al corpo umano energia per percorrere circa 30 km. di pianura in bicicletta. Calcolate quindi il “carburante” per essere autonomi nell’arco della giornata. Comunque non di solo pane vive l’uomo. A fine giornata, specie se si è pedalato come si deve, si può trangugiare di tutto. Consentita anche una buona bottiglia di vino che vi concilierà il sonno.
Dove mettere l’acqua
I portaborraccia canonici sono stati espiantati per far posto al più utile gavone. La borraccia di più pronto utilizzo la sistemerete dentro il gavone nella sua parte più alta. Per prenderla ci metterete un po’ più di tempo, ma non state facendo una gara cross-country.
Qui, inoltre, starà al fresco: ancora meglio se avrete l’accortezza di utilizzare una borraccia termica. Sconsiglio le borracce da bici perché solitamente non hanno portata sufficiente; mi orienterei su quelle da montagna in plastica rigida rivestite (della Laken, per esempio), da almeno un litro.
Potete portare dell’altra acqua in bottiglie da 1,5 litri. Vi capiterà di trovarla lungo la strada, sistematela utilizzando i tiranti che fermano i bagagli al portapacchi.