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IL SURF IN SARDEGNA
di Enrico Corrias

Da una decina d’anni il surf da onda in Sardegna è una realtà.
Ogni anno sono sempre di più i giovani e meno giovani che si avvicinano a questa affascinante disciplina che permette un contatto totale con la natura.

Il surfista però non è chi va in mare al Poetto, la spiaggia di Cagliari e di Quartu S.Elena, con mezzo metro d’onda d’estate, per mostrare la tavoletta nuova da un milione, e fare il figo con le amichette, ma sono tutti quei ragazzi, quella tribù di pazzi, con il proprio modo di parlare e di riconoscersi che sfidano le intemperie e la  natura e vanno in mare tutto l’anno, caldo o freddo che sia, con 50 cm o con quattro metri e vento forza 8.
Negli ultimi anni il boom è stato tremendo.

Sulla spiaggia dei cagliaritani non è difficile contare centinaia di surfisti nelle giornate migliori, e anche a Capo Mannu (OR) nella penisola del Sinis l’affollamento ormai inizia a farsi sentire.
La comunità surfistica è cresciuta, sono nati Surf Club in tutta l’isola, a Cagliari, Pula, Iglesias, Buggerru, Oristano, Sassari etc., ognuno geloso, chi più chi meno, del suo spot, del suo mare, pronto a difenderlo dalle invasioni barbariche di chi non sa neanche cosa voglia dire rispetto per la natura e per la gente del posto. 

Qualsiasi vento porta onde in Sardegna, basta avere la pazienza di guidare per raggiungere paradisi incontaminati, molti deserti, altri affollati, ma l’isola è piena di sorprese per chi sa con che occhi guardare il mare. Ogni insenatura, ogni promontorio può nascondere un bello spot. La cosa più semplice per avere una mappa degli spot sardi è mettersi davanti ad una cartina: dove vedete azzurro si può surfare, o quasi…