LA DIFFICOLTÀ
Per definizione un trekking è un percorso a piedi; quando si usano le mani e ci si arrampica l’escursionismo diventa alpinismo.
Ultimamente sta avendo molta fortuna il torrentismo, che consiste nel discendere i torrenti, a volte calandosi con le corde sotto le cascate o facendosi trasportare dalla corrente.
La Sardegna offre parecchi itinerari ma è innegabile che il torrentismo, come l’alpinismo, sono attività elitarie che richiedono un certo tipo di preparazione. Per questo l’escursionismo si limita alle semplici camminate, ma una camminata può svolgersi su una sterrata, su un comodo sentiero, ma anche su un terreno scosceso e roccioso.
Come dunque identificare con una sigla standard la difficoltà?
Generalmente la scala usata per l’escursionismo ha tre gradi:
- T sta per “turistico”
- E per “escursionistico”
- EE per “escursionismo difficile”.
E’ bene però sempre leggere le note che accompagnano l’itinerario, come avere una relazione del percorso e non procedere solo con l’aiuto delle cartine topografiche.
Per gli itinerari più difficili è possibile avvalersi di una guida alpina, figura non ancora presente in Sardegna.
Esistono tuttavia ottime guide locali che hanno una buona conoscenza del territorio e cooperative che organizzano periodicamente escursioni guidate lungo i percorsi più classici.