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I CONSIGLI, di Maurizio Oviglia

Il periodo
Per fare trekking in Sardegna è ideale la primavera, quando la natura risplende in tutti i suoi colori e non fa ancora troppo caldo. L’inverno è buono per gran parte dei percorsi e così pure l’autunno, stagione in cui l’isola si presenta un po’ incolore. L’estate è invece decisamente da sconsigliare.

L’attrezzatura
Un paio di scarpe da trekking, uno zaino, una borraccia, la cartina IGM del luogo, una giacca a vento nello zaino, tanta buona volontà e grande rispetto per la natura.

Le associazioni
Il CAI, Club Alpino Italiano, con sezioni a Cagliari e a Nuoro, da sempre si occupa di promuovere l’escursionismo in Sardegna. Nelle sedi troverete compagni, assistenza e informazioni per i vostri progetti.
Esistono una miriade di cooperative, sorte negli ultimi anni, che organizzano escursioni guidate. Per i trekking più difficili si muovono anche le guide alpine nazionali: è possibile trovare i recapiti sulle riviste di settore.

Le guide
Le migliori sul mercato sono “Sardegna” di Maurizio Oviglia (Ed. CAI/TCI), “A piedi in Sardegna” di Stefano Ardito (Ed. ITER) e “Sardegna non solo mare” di Oviglia/Vacca (Ed. CDA Torino). Vanno anche ricordati “Itinerari sulle montagne della Sardegna” di Berio, Corbellini e Cortis e i volumi di Cuccuru/Morandini, che propongono una scelta eterogenea di itinerari.
Numerose sono anche le guide locali: ricordiamo quelle di Aritzo (Gianni Paba), Urzulei (Mario Pappacoda) e Supramonte (Domenico Ruju).