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GROTTA ARCHEOLOGICA RUTTA NIEDDA

 

 

Grotta da 1400 mt di sviluppo adatta per principianti che vogliono provare una grotta da percorrere con tecniche speleo accompagnati in tutta sicurezza.
Percorso sportivo d’interesse archeologico per la presenza di sepolture di varie epoche.

dove: Golfo di Orosei (NU)
costo:
– € 20 a persona la parte turistica, archeologica e naturalistica
– € 30, a persona la visita completa che prevede in più l’ utulizzo di attrezzature.
a chi rivolgersi: ZENTE 

La grotta si trova nel tratto a valle della Codula Fuili, a circa 15 minuti di marcia dall’omonima spiaggia. Per accedervi bisogna percorrere tutta la strada panoramica Calagonone-Fuili e scendere, infine, per la scalinata che porta alla spiaggia.
Si procede verso l’interno della Codula per poche centinaia di metri, raggiungendo una ripida pietraia posta sulla destra idrografica, poco dopo un gigantesco grottone.

Risalita la pietraia fino alla base di una caratteristica parete, s’incontra una breve e annerita cavità. Qui si sale per pochi metri su una scala, pervenendo, infine, al monumentale ingresso inferiore della Grotta de S’Orcu.

La grotta ricca di speleotemi, stalattiti, stalagmiti, vaschette e colonne, è da considerarsi un paleo livello superiore delle grotte del Bue Marino, infatti, i rilevi delle due grotte sono sovrapponibili al punto da far ipotizzare una possibile comunicazione che tuttavia le ricerche speleologiche non hanno ancora individuato.

La grotta che ha uno sviluppo di circa 1400 mt, è di rilevante interesse:

.: Sportivo :.

Il percorso interno è stato reso agibile e messo in sicurezza mediante la sistemazione di scale nel rispetto delle normative e quindi adatte per le per scolaresche che per individuali. Mutando direzione dalla diramazione principale verso una secondaria il percorso diventa sportivo poi chè si impone l’uso di cordini di sicurezza ed imbracature per superare brevi dislivelli. Adatto a tutti che pur non avendo esperienze precedenti vogliono provare l’avventura speleologica in tutta sicurezza.

.: Archeologico :.
Al suo interno sono stati rinvenuti manufatti e resti osteologici di varie epoche. Questo fa ipotizzare l’utilizzo della cavità come luogo di sepoltura collettiva ed individuale. Il rinvenimento in superficie di grandi quantità di ceramiche nuragiche , puniche e romane fa ipotizzare una vera e propria grotta santuario nel periodo nuragico e successivi riutilizzi funebri. Dalla grotta provengono alcuni interessanti reperti esposti al Museo Archeologico di Dorgali.

.: Naturalistico :.
Le ricerche faunistiche hanno appurato la presenza di una ricca fauna invertebrata troglobia e troglofila. Le specie più frequentemente individuabili sono: Alpioniscus fragilis (Crostacei Isopodi), Lithobius agilis (Chilopodi Litobioformi), Ovobathysciola mayori (Coleotteri Cholevidi).

Inoltre, nel periodo invernale, la grotta è abitata da una estesa colonia di pipistrelli Rhinolophus ferrum – equinum e Miniopterus schreibersi in letargo, che occupano periodicamente sia il ramo superiore che il ramo inferiore della cavità.
Durante l’inverno le visite sono meno frequenti e mirate, con lo scopo di non disturbare le colonie in letargo.e 

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