Descrizione
Come testimoniato da un’iscrizione oramai andata persa, il pozzo di San Pancrazio fu realizzato nel 1235 al centro dell’attuale piazza Indipendenza, nel quartiere di Castello, per garantire l’approvvigionamento idrico della roccaforte.
Oggi il pozzo non è più visibile dai passanti poiché nella prima metà dell’800, al fine di dare una sistemazione più decorosa alla piazza, l’imboccatura del pozzo fu abbassata al di sotto del piano stradale e trasferiti tutti i servizi pertinenti, come la noria per attingere l’acqua ed i ricoveri per gli animali.
Venne quindi realizzata anche una galleria, scavata nella roccia e con la volta in muratura, per consentire l’accesso al pozzo ed il transito degli animali fino alla noria.
Attualmente il pozzo è visitabile tramite questa galleria, il cui ingresso è posto in prossimità del vecchio Museo Archeologico Nazionale.
Più precisamente
Al visitatore che vi accede si presenta subito, sulla sinistra, un ampliamento voltato con un pilastro centrale che doveva servire come alloggio per gli animali, come è testimoniato dalla presenza di anelli di ferro nelle pareti e di un abbeveratoio, quest ‘ultimo probabilmente realizzato utilizzando un antico sarcofago romano.
Da qui si sviluppa la galleria, lunga circa 30 metri, che conduce fino al pozzo che si presenta coperto da una volta in mattoni, munita di due aperture per il funzionamento della noria, della quale rimangono ora solo poche tracce.
Come è fatto
Il pozzo, che è stato esplorato in più riprese dal Gruppo Speleo Archeologico Giovanni Spano di Cagliari, che nel 1998 ne ha curato il rilievo anche della parte sommersa, presenta una forma quadrata con i lati di 6 metri per 6 metri nella parte alta e di 4 metri per 5 metri nella parte più profonda, attraversa la roccia fino alla profondità di 77 metri, dove incontra la falda acquifera, che ha una profondità di ulteriori 11 metri.