R e p o r t a g e s – F o t o g r a f i p e r u n’ i s o l a
rassegna a cura di Giannella Demuro
maggio – dicembre
P A S S O S L É B I O S – di Salvatore Ligios
Oristano, 8 – 28 novembre 2003
reportage – immagini 1 – immagini 2
Il secondo appuntamento della rassegna è a Oristano con Passos lèbios, la mostra di Salvatore Ligios realizzata in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Oristano, il Comune di Oristano, l’antiquarium Arborense e la Cooperativa La memoria Storica, che si terrà dall’8 al 28 novembre nelle sale dello storico Palazzo Arcais.
Salvatore Ligios è nato a Villanova Monteleone (SS) nel 1949. Fotografo, per 10 anni ha diretto la rivista Caddhos (rivista di sport equestri, turismo e ambiente). Ha pubblicato immagini in diversi lavori sulle tradizioni popolari e registra al suo attivo diverse collaborazioni con poeti sardi insieme ai quali ha pubblicato libri illustrati. Dal 2000 è responsabile dell’attività espositiva di Su Palatu %u2018e sas Iscolas di Villanova Monteleone.
I gesti quotidiani, l’abbigliamento, le usanze tradizionali, le cerimonie, contribuiscono a rappresentare in modo significativo i modelli culturali di un popolo, particolarmente oggi che la forma di approccio e comprensione del mondo è sempre più visuale.
Per quanto tecnicamente oggettivi, anche i moderni mezzi di comunicazione visiva non possono prescindere da meccanismi di scelta, poiché la percezione visiva è sempre orientata dagli schemi di riferimento di chi guarda e dal suo DNA culturale.
È proprio il condizionamento insito nel processo della percezione che ha sollecitato nel fotografo Salvatore Ligios una riflessione che gli ha permesso di andare oltre il mero recupero di una memoria storica popolare per rappresentare, piuttosto, i mutamenti sociali e gli esiti inquieti di una contemporaneità sempre più complessa. Da questa riflessione si è sviluppato, nel tempo, un racconto per immagini, una testimonianza fuori dai canoni lunga 25 anni.
L’evocazione lirica del tempo dell’infanzia, con cui si apre il viaggio di Ligios, annulla la fredda imperturbabilità dell’obiettivo fotografico, e il mondo via via impressionato sul nastro di celluloide si rivela essere un microcosmo fatto di suggestioni, ricordi, paesaggi, oggetti.
Dietro il pretesto di un viaggio a cavallo attraverso l’Isola, attento a non cadere nella trappola utopica del modello ideale, il fotografo ha recuperato e riunito quei frammenti del proprio universo personale nei quali si è divertito a ravvisare e mostrare quegli indizi di futuro che travalicano la quotidianità dell’esperienza e custodiscono la continuità del processo storico e identitario di una specifica comunità sociale.
In questi ultimi anni, inoltre, Ligios è arrivato a focalizzare la sua analisi intorno al complesso nodo tematico dell’identità e del rapporto dell’individuo con la propria terra, come testimoniano i suoi lavori più recenti: Facce di sardi – ritratti d’identità, Circolo Marras (Dodici storie per i maschi di Lodine), Padri e figli – sulle tracce di Amsicora.